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Fol, 47*

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Fol, 48*

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Fol, 48^

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putrido, sconguassato dala verità. Passiamo à romper quelle forze,
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che si affatigano non per far parere argomenti le calunnie si negó
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sul principio che le decime siano debiti di conscienza, notate che
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misericordia di latrone si contenta questo caritativo, che à quelli
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eretici i quali procura la salute altrui abbandonono i negotii proprii,
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si possa dalla gratitudine christiana offerir qualche elemosina non
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meriti per questo detto il nome di antropofago © Vicleffo. No so
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che sei un benefattore eroico del sacerdotio tuterale. E come no!
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Distinguo i parochiani residenti dai latroni forasciti, Vedete, quanto
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e pio. Si prohibisce dalle leggi la liberalità volontaria certo verso
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l'assassini diffidati, acció non si si venga à forsentare nella vita
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loro pestifera cortesia, l'esterminio publico li mette Vicleffo tribunale,
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e decreto non tanto / rigore col clero, non s'interdice il conservare
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con amore volezze capriciose nelle presidie curate la salute spiri-
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tuale. Poi donare il tuo ad un artista, ad un servo, ad un indegno?
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Sarebbe troppo stranezza il ligarsi le mani, / che non potesse do-
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nare le decime al sacerdote. Sentiamo il resto. Deve pagar il tuo
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ad un artista chi lavora per te, ad un servo che ti assiste, ad...
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che ti accompagna, e qui non entra contra la purita. Non devi pagar
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la decima al clero che si ministra i sacramenti che si predica l'evan-
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gelio, che si diffende con l'horationi.

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Cap[o] 29

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O barbara ingiustitia, o perfidia irrationale, e barbarie il preten-
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dere per debiti le limosine. Senza dubio, anco e barbarie il
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voler i ministerii per obligo, e asseguare li stipendii à capriccio,
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vediamo dunque quale di queste due propositioni entrí al proposito
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nostro, Rispondi à questo dilemma. Sta al arbitrio del popolo il pro-
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vedere il vitto temporale à sacerdoti? Stia dunque al [ar]bitrio del
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sacerdote il provedere il vitto spirituale al popolo. Si piace cosi?
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Non puó piacere cosi al interesse della moltitudine, non puo piacere
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cosi alla carità di Dio, no bastarebbe, che soprabondassero |
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i beneficii del cielo che dovessero darsi gratissime mancassero i mi-
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nistri della terra che potessero distribuirli gratis. Ascolta promette
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un imperatore il donativo alle militie il grano alla plebe non porrera
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loro mill'anni, che egli determini i pagatori per lo sborso non si
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obligheranno più che volontieri à somministrar loro le debite mer-
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cedi! Riceviranno dunque nel medesimo tempo il benefitio del
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prüinclipe e pagheranno lo stipendio al ministro, non per che egli
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acci a marcantia sopra la liberalità del Padrone, ma perché impiega
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assist enza al servitio del publico. Non bisogno d'interpreti questa
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ar&bo la. Promette Giuesu Christo al sacerdotio della chiesa dona-

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