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putrido, sconguassato dala verità. Passiamo à romper quelle forze,
che si affatigano non per far parere argomenti le calunnie si negó
sul principio che le decime siano debiti di conscienza, notate che
misericordia di latrone si contenta questo caritativo, che à quelli
eretici i quali procura la salute altrui abbandonono i negotii proprii,
si possa dalla gratitudine christiana offerir qualche elemosina non
meriti per questo detto il nome di antropofago © Vicleffo. No so
che sei un benefattore eroico del sacerdotio tuterale. E come no!
Distinguo i parochiani residenti dai latroni forasciti, Vedete, quanto
e pio. Si prohibisce dalle leggi la liberalità volontaria certo verso
l'assassini diffidati, acció non si si venga à forsentare nella vita
loro pestifera cortesia, l'esterminio publico li mette Vicleffo tribunale,
e decreto non tanto / rigore col clero, non s'interdice il conservare
con amore volezze capriciose nelle presidie curate la salute spiri-
tuale. Poi donare il tuo ad un artista, ad un servo, ad un indegno?
Sarebbe troppo stranezza il ligarsi le mani, / che tü non potesse do-
nare le decime al sacerdote. Sentiamo il resto. Deve pagar il tuo
ad un artista chi lavora per te, ad un servo che ti assiste, ad...
che ti accompagna, e qui non entra contra la purita. Non devi pagar
la decima al clero che si ministra i sacramenti che si predica l'evan-
gelio, che si diffende con l'horationi.
Cap[o] 29
O barbara ingiustitia, o perfidia irrationale, e barbarie il preten-
dere per debiti le limosine. Senza dubio, mà anco e barbarie il
voler i ministerii per obligo, e asseguare li stipendii à capriccio,
vediamo dunque quale di queste due propositioni entrí al proposito
nostro, Rispondi à questo dilemma. Sta al arbitrio del popolo il pro-
vedere il vitto temporale à sacerdoti? Stia dunque al [ar]bitrio del
sacerdote il provedere il vitto spirituale al popolo. Si piace cosi?
Non puó piacere cosi al interesse della moltitudine, non puo piacere
cosi alla carità di Dio, mà no bastarebbe, che soprabondassero |
i beneficii del cielo che dovessero darsi gratissime mancassero i mi-
nistri della terra che potessero distribuirli gratis. Ascolta promette
un imperatore il donativo alle militie il grano alla plebe non porrera
loro mill'anni, che egli determini i pagatori per lo sborso non si
obligheranno più che volontieri à somministrar loro le debite mer-
cedi! Riceviranno dunque nel medesimo tempo il benefitio del
prüinclipe e pagheranno lo stipendio al ministro, non per che egli
acci a marcantia sopra la liberalità del Padrone, ma perché impiega
assist enza al servitio del publico. Non hà bisogno d'interpreti questa
ar&bo la. Promette Giuesu Christo al sacerdotio della chiesa dona-
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