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14 A. XXXIII. Dopisy Karla ze Žerotína
passati. Et perciocchě mi pareva congionto con grandissimo pericolo il volere segui-
tare l'essercito Alemanno, et impossibile di passare per terra senza scorta tale, giu-
dicai, che non sarebbe fuor di proposito, di far' il viaggio per mare, massimamente
dovendo il re, come alhora correva la voce, mettere l'assedio a Roano, ct a questa
intentione mandai un gentilhuomo a posta verso Staden dal $' Giovanni Calandrini,
con commissione d'informarsi minutamente di quanto che occorreva; il quale essendo
ritornato et havendo mi riportata et fatta tale relatione, quale io desiderava, mi
confermai tanto piü nellà mia risolutione, et per metterla quanto prima ad effetto,
feci tutte le preparationi necessarie di maniera, che quando capito la sua, non fu
più in mio potere di cambiare la sentenza. Si che col nome di Dio mi sono inca-
minato, havendo mandato qualche giorno prima Marce Antonio con cavalli et. alcuni
de miei, de'quali il numero è piccolo et il piu lesto che s’® possuto. Dio che sin
qui m'ha condotto a salvamento, mi continui questa sua gracia per l'avvenire. To
desidero infinitamente di veder’ ct lei et il SP Manfredi in Francia, et però quando
non sia con la scommodità loro, gli prego, gli supplico a non mutare proposito,
come di cosa, che mi sarà di grandissima consolatione, a trovarmi presso de duoi
miei confidentissimi patroni et amici. Haverebbi scritto volentieri al ST Manfredi,
ma il tempo © troppo curto, prego У" Sa di scusarmi con seco; si come anchora
desiderarebbi molto di rispondere alla lettera de' S" di Geneva, portatami da: Marc-
antonio, ma per la medesima cagione sono necessitato a rimetterlo fino a un'altro
tempo. Mi dispiace infinitamente a non poterli servire, ma quello che ho fatto ct
fo anchora per il servicio del ré, mi leva l'occasione et il modo di poterlo fare.
D'una cosa lo voglio importunar'anchora, pero che sia con commnodita sua et cioe
di pagare o far pagar' al fratello di Marcantonio a Geneva 300 talari, i quali faro
buoni in Francia o a lei, se ci viene, o a colui che ordinara. Et quivi facendo fine,
sli bascio le mani, con pregarla di fare riverenza da parte mia al S" imbasciatore,
al quale mando le mie humillime raccomandationi. Nostro Signore la contenti et
feliciti. Di Magdeburgo agli 18. Ottobre stylo nuovo l'anno 91. Di V** S"
illustre affettionatissimo servitore C. Z.
Archiv Bludovsky, MS. ¢. 4134 pag. 223. — *) Předním účinným prostředníkem záměrů Jindřicha IV.
bylo Sasko, kdež sbiräny peníze, najímáno vojsko, kteréž také vytáhlo na pomoc do Francie.
18.
Cesarovi Calandrinimu posílá dva listy pro p. Manfrvediho v Ženevě a pro francouzského vyslance
v Soloturně. Čeká v Staden na příznivý vítr; zatím prokazuje mu zde Cesarův bratr Jan
:Calandrini mnoho zdvorilostí, hostí jej. Žerotín doufá, že Cesare dostal již 2000 dukátů, jež
mu dal poslati. — V Stadenu, 7. listopadu 1591.
(Al Sr. Cesare Calandrini.) Molto magnifico S" mio osservandissimo. Mando
a V“ S" duoi plichi, l'uno per Geneva indrizzato al S' Manfredi nostro, l'altro