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Fol, 44*

pensato à tener aperto in ogni tempo un erario indeficiente al servi- tio universale? Hora mentre le legi sacerdotali erano le guardie sicure di questo gran deposito, mentre il mondo christiano godeva il pacifico possesso di un tanto bene, alza la voce nell! Inghilterra un Vicleffo, e propone a popoli et a i prencipi questo partito. Per- mettasi al capriccio della plebe la conservatione del patrimonio publico, e questo torna il medesimo, che dire. Si dissipi con pres- tezza, e senza rimedio / il patrimonio publico. In favore di una pro- posta tanto detestabile impertinentemente si affaticó quella sacrilega diceria se io non lo mostro con evidenza, mi contento d'esser cri- bilato (sic) senza discretione venghino al conflitto, che subito appa- rirà, che io condussi il nemico in campo per la sicurezza di ster- minarlo. Capo 5.

La sua concione essendo tutta malignità vien composta con doi ingredienti assai diversi bestemie, e devotioni, studia conciliarsi il credito con l ostentare il zelo per condurre poi men sospetta la trama del tradimento. Il suo esordio saluta con l'impertinenze inti- tola sfacciatomente i sacerdoti di Roma mercanti d'evangelio, haveva avvertito che quel che si pronuntia con resolutione suole trà la moltitudine passar senza controversia e prevedeva (sic) ancora, che dove si tratta di moneta, non è difficile il fare apparer mercantia la carità. questa volta l'artifitio maligno non li fruttirà altro che infamia di falzario, e di svergognato. Mercante i clerici? Trafichi i sacramenti? Conducati Vicleffo all'essame rigoroso, che il perdono di questa bestia sarebbe un tradimento del sacerdotio. Otri (sic) intendi che questa mercantia si permetta da canoni, che si esserciti dalle prevaricationi, nel un mondo, e nel altro resterai convinto per mentitore.

Capo 6.

Quanto al primo e chi non che al clero si prohibisce il ne- gotio? E che gli ecclesiastici trafficando il proprio denaro si punis- cano come se rubbassero l'atrui, le piazzi mercantili che dalle sacre constitutioni si assegnano alla negotiatione sacerdotale non sono altro che il tempio, et il cielo trattino con Dio, quei talenti che hanno lo spaccio fra gli angeli, che non manchiranno loro quelle usurie che fruttano cento per uno, le poi si considera il comertio che passa trà il clero, e tra il popolo. Ecco le due formale da con- tratti salutiferi, ecco i due editti del pretore omnipotente al clero: » Gratis accepistis, gratis date!, al popolo: ,Venite, emite absque

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