Sentence view

Universal Dependencies - Italian - Old

LanguageItalian
ProjectOld
Corpus Partdev

Text: -


showing 301 - 400 of 316 • previous


[1] tree
Per sua difalta qui dimorò poco; per sua difalta in pianto e in affanno cambiò onesto riso e dolce gioco.
s-301
OldItalian_Dante_Purgatorio-996
Per sua difalta qui dimorò poco; per sua difalta in pianto e in affanno cambiò onesto riso e dolce gioco.
[2] tree
Perché 'l turbar che sotto da fanno l' essalazion de l' acqua e de la terra, che quanto posson dietro al calor vanno, a l' uomo non facesse alcuna guerra, questo monte salìo verso 'l ciel tanto, e libero n' è d' indi ove si serra.
s-302
OldItalian_Dante_Purgatorio-997
Perché 'l turbar che sotto da sé fanno l' essalazion de l' acqua e de la terra, che quanto posson dietro al calor vanno, a l' uomo non facesse alcuna guerra, questo monte salìo verso 'l ciel tanto, e libero n' è d' indi ove si serra.
[3] tree
Or perché in circuito tutto quanto l' aere si volge con la prima volta, se non li è rotto il cerchio d' alcun canto, in questa altezza ch' è tutta disciolta ne l' aere vivo, tal moto percuote, e fa sonar la selva perch' è folta; e la percossa pianta tanto puote, che de la sua virtute l' aura impregna e quella poi, girando, intorno scuote; e l' altra terra, secondo ch' è degna per e per suo ciel, concepe e figlia di diverse virtù diverse legna.
s-303
OldItalian_Dante_Purgatorio-998
Or perché in circuito tutto quanto l' aere si volge con la prima volta, se non li è rotto il cerchio d' alcun canto, in questa altezza ch' è tutta disciolta ne l' aere vivo, tal moto percuote, e fa sonar la selva perch' è folta; e la percossa pianta tanto puote, che de la sua virtute l' aura impregna e quella poi, girando, intorno scuote; e l' altra terra, secondo ch' è degna per sé e per suo ciel, concepe e figlia di diverse virtù diverse legna.
[4] tree
Non parrebbe di poi maraviglia, udito questo, quando alcuna pianta sanza seme palese vi s' appiglia.
s-304
OldItalian_Dante_Purgatorio-999
Non parrebbe di là poi maraviglia, udito questo, quando alcuna pianta sanza seme palese vi s' appiglia.
[5] tree
E saper dei che la campagna santa dove tu se', d' ogne semenza è piena, e frutto ha in che di non si schianta.
s-305
OldItalian_Dante_Purgatorio-1000
E saper dei che la campagna santa dove tu se', d' ogne semenza è piena, e frutto ha in sé che di là non si schianta.
[6] tree
L' acqua che vedi non surge di vena che ristori vapor che gel converta, come fiume ch' acquista e perde lena; ma esce di fontana salda e certa, che tanto dal voler di Dio riprende, quant' ella versa da due parti aperta.
s-306
OldItalian_Dante_Purgatorio-1001
L' acqua che vedi non surge di vena che ristori vapor che gel converta, come fiume ch' acquista e perde lena; ma esce di fontana salda e certa, che tanto dal voler di Dio riprende, quant' ella versa da due parti aperta.
[7] tree
Da questa parte con virtù discende che toglie altrui memoria del peccato; da l' altra d' ogne ben fatto la rende.
s-307
OldItalian_Dante_Purgatorio-1002
Da questa parte con virtù discende che toglie altrui memoria del peccato; da l' altra d' ogne ben fatto la rende.
[8] tree
Quinci Letè; così da l' altro lato Eunoè si chiama, e non adopra se quinci e quindi pria non è gustato: a tutti altri sapori esto è di sopra.
s-308
OldItalian_Dante_Purgatorio-1003
Quinci Letè; così da l' altro lato Eunoè si chiama, e non adopra se quinci e quindi pria non è gustato: a tutti altri sapori esto è di sopra.
[9] tree
E avvegna ch' assai possa esser sazia la sete tua perch' io più non ti scuopra, darotti un corollario ancor per grazia; credo che 'l mio dir ti sia men caro, se oltre promession teco si spazia.
s-309
OldItalian_Dante_Purgatorio-1004
E avvegna ch' assai possa esser sazia la sete tua perch' io più non ti scuopra, darotti un corollario ancor per grazia; né credo che 'l mio dir ti sia men caro, se oltre promession teco si spazia.
[10] tree
Quelli ch' anticamente poetaro l' età de l' oro e suo stato felice, forse in Parnaso esto loco sognaro.
s-310
OldItalian_Dante_Purgatorio-1005
Quelli ch' anticamente poetaro l' età de l' oro e suo stato felice, forse in Parnaso esto loco sognaro.
[11] tree
Qui fu innocente l' umana radice; qui primavera sempre e ogne frutto; nettare è questo di che ciascun dice».
s-311
OldItalian_Dante_Purgatorio-1006
Qui fu innocente l' umana radice; qui primavera sempre e ogne frutto; nettare è questo di che ciascun dice».
[12] tree
Io mi rivolsi 'n dietro allora tutto a' miei poeti, e vidi che con riso udito avean l' ultimo costrutto; poi a la bella donna torna' il viso.
s-312
OldItalian_Dante_Purgatorio-1007
Io mi rivolsi 'n dietro allora tutto a' miei poeti, e vidi che con riso udito avean l' ultimo costrutto; poi a la bella donna torna' il viso.
[13] tree
Cantando come donna innamorata, continuò col fin di sue parole: «Beati quorum tecta sunt peccata!».
s-313
OldItalian_Dante_Purgatorio-1008
Cantando come donna innamorata, continuò col fin di sue parole: «Beati quorum tecta sunt peccata!».
[14] tree
E come ninfe che si givan sole per le salvatiche ombre, disiando qual di veder, qual di fuggir lo sole, allor si mosse contra 'l fiume, andando su per la riva; e io pari di lei, picciol passo con picciol seguitando.
s-314
OldItalian_Dante_Purgatorio-1009
E come ninfe che si givan sole per le salvatiche ombre, disiando qual di veder, qual di fuggir lo sole, allor si mosse contra 'l fiume, andando su per la riva; e io pari di lei, picciol passo con picciol seguitando.
[15] tree
Non eran cento tra ' suoi passi e ' miei, quando le ripe igualmente dier volta, per modo ch' a levante mi rendei.
s-315
OldItalian_Dante_Purgatorio-1010
Non eran cento tra ' suoi passi e ' miei, quando le ripe igualmente dier volta, per modo ch' a levante mi rendei.
[16] tree
ancor fu così nostra via molta, quando la donna tutta a me si torse, dicendo: «Frate mio, guarda e ascolta».
s-316
OldItalian_Dante_Purgatorio-1011
Né ancor fu così nostra via molta, quando la donna tutta a me si torse, dicendo: «Frate mio, guarda e ascolta».

Edit as listText viewDependency trees