Perciò raccomandiamo - e ho l'impressione che anche la commissione sia disposta ad accogliere questa idea - di discutere in febbraio il programma a lungo termine della commissione che si estende fino al 2005 - sperando che a quel punto la commissione abbia concordato un programma che ci sottoporrà - e, sempre in febbraio, anche il programma legislativo della commissione per l'anno 2000.
E' dunque sulla base di un nesso oggettivo che proponiamo di discutere contestualmente i due programmi e per questa ragione il mio gruppo politico respinge decisamente la proposta del gruppo socialista!
Signora presidente, desidero affermare chiaramente che, innanzi tutto, la commissione nutre il massimo rispetto per le decisioni del parlamento tra cui quella di elaborare il proprio ordine del giorno.
Ma voglio dire altrettanto chiaramente che il presidente Prodi si è impegnato con il parlamento a inserire un nuovo dibattito, come ha ricordato l'onorevole Barón, oltre al dibattito annuale sul programma legislativo della commissione, sulle grandi linee di azione per il prossimo quinquennio, cioè per la presente legislatura.
Tengo a sottolineare, signora presidente, che, secondo l'accordo concluso nel settembre scorso, questo dibattito era distinto dalla presentazione del programma legislativo della commissione.
eravamo già pronti a farlo questa settimana, conformemente all'accordo iniziale, sulla base dell'intesa di una presentazione del discorso ai gruppi parlamentari il giorno prima.
Quindi, signora presidente, ribadisco che da parte nostra abbiamo discusso del programma di azione per il prossimo quinquennio e che siamo pronti a presentarlo quando vuole il parlamento - anche questa settimana, se decide in tal senso - mentre il mese prossimo toccherà al programma per il 2000, esattamente come era stato stabilito.
Mi è stato detto che anche una parte cospicua del gruppo socialista vorrebbe che questo punto venisse ritirato dall'ordine del giorno, in quanto nella votazione in sede di conferenza dei presidenti è mancato il voto del gruppo di lavoro dei colleghi competenti del gruppo socialista.
Non so se questa informazione sia corretta, ma noi del PPE-DE saremmo comunque grati se il suddetto punto venisse eliminato visto che il parlamento si è già occupato ripetutamente della questione.
Signora presidente, vorrei innanzi tutto sottolineare la mancanza di logica da parte dell'onorevole Poettering che ha appena fatto la morale al gruppo socialista per essere tornato su una decisione approvata dalla conferenza dei presidenti con una netta maggioranza.
In tale circostanza - gli onorevoli colleghi presidenti lo ricorderanno - avevo altresì sottolineato che il punto non era tanto sapere se siamo a favore o contro la tassa Tobin, ma se abbiamo il coraggio di ascoltare che cosa ne pensano la commissione e il consiglio.
Pertanto, reitero la proposta di mantenere all'ordine del giorno l'interrogazione orale al consiglio e alla commissione, per apprendere, una volta per tutte, la posizione delle due istituzioni su una proposta relativamente modesta, ma che lancerebbe un segnale importante all'opinione pubblica, soprattutto sull'onda dell'emozione suscitata dal fallimento della conferenza di Seattle.
Signora presidente, premetto che rispetterò la sua decisione, ma durante la votazione precedente sulla questione del piano strategico della commissione avevo manifestato l'intenzione di intervenire a nome del mio gruppo prima della votazione, ma non ne ho avuto la possibilità.
Le sarei molto grato se prima di chiudere questo punto all'ordine del giorno mi permettesse di rilasciare una dichiarazione di voto a nome del mio gruppo.
Si tratta di una cosa importante e sarebbe utile poter mettere a verbale il motivo del nostro comportamento al momento della votazione alla luce della nostra analisi politica.
Signora presidente, non è mia intenzione riprendere la discussione, ma anch'io avevo chiesto di intervenire per prendere posizione sulla richiesta dell'onorevole Barón Crespo.
Quando domani approveremo il processo verbale della seduta odierna i colleghi che dovessero ritenerlo inadeguato potranno chiedere che esso venga modificato.
L'ordine del giorno reca la discussione sulla relazione (A5-0105 / 1999), presentata dall'on. Koch a nome della commissione per la politica regionale, i trasporti e il turismo, sulla posizione comune definita dal consiglio in vista dell'adozione della direttiva del parlamento europeo e del consiglio relativa alle prescrizioni minime applicabili all'esame di consulente per la sicurezza dei trasporti su strada, per ferrovia e per via navigabile di merci pericolose (C5-0208/99-1998/0106 (Cod)).
Signora presidente, non possiamo e non dobbiamo rassegnarci al continuo aumento degli incidenti che si verificano nel trasporto su strada, per ferrovia e sulle vie navigabili con gravi danni, dovuti non solo ma anche al fatto che il personale addetto non si occupa con sufficiente coscienziosità del trasporto delle merci pericolose;
accade inoltre che, per ignoranza o insufficiente preparazione dei conducenti o di altri addetti ai vari mezzi di trasporto, un piccolo incidente si trasformi in una sciagura di grandi proporzioni.
Essendo austriaco mi è rimasta impressa vivamente nella memoria - ma credo lo stesso valga per tutti noi - la sciagura del tunnel nei monti Tauri che è costata la vita a tante persone e in cui solo dopo molti mesi e con un enorme sforzo finanziario si è potuto ricostruire quanto era andato distrutto all'interno del tunnel a causa dell'incendio.
I lavori di ricostruzione, durati mesi, hanno provocato l'interruzione del transito in questa importante arteria di comunicazione fra il nord e il sud dell'Europa.
La nostra risposta a incidenti di questo genere deve essere la prevenzione e il progetto di direttiva oggi in discussione rappresenta un importante presupposto per assicurare un'adeguata formazione ai consulenti per la sicurezza, affinché si intervenga nel modo e nel momento opportuno.
Non dobbiamo accontentarci di colmare un'altra lacuna nella rete di sicurezza, chiudendo gli occhi sul fatto che resta da fare molto di più in materia di sicurezza nel settore dei trasporti in Europa.
A tale proposito chiedo alla signora commissario competente, e qui presente, di presentare al più presto una proposta in merito, affinché in futuro si possa garantire maggiore sicurezza nei trasporti in galleria per non dover più assistere in Europa a sciagure di tale gravità!
Signora presidente, innanzi tutto voglio ringraziare l'onorevole Koch per la sua relazione incentrata sul tema della sicurezza dei trasporti e in particolare sull'armonizzazione delle prescrizioni applicabili all'esame di consulente per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose su strada, ferrovia o vie navigabili interne.
Tutti questi incidenti si sono verificati negli ultimi quattro mesi e ci ricordano che la sicurezza dei trasporti non può mai essere data per scontata e che i responsabili della protezione dei cittadini devono essere altamente motivati e qualificati.
Il relatore sottolinea che, nella sua posizione comune, il consiglio ha accolto sei dei dieci emendamenti presentati dal parlamento in prima lettura e ha ripreso il senso dei quattro restanti.
Pertanto il mio gruppo intende votare a favore della suddetta posizione comune e auspica quanto prima l'attuazione della legislazione che ci doterà di un ulteriore strumento per rendere i trasporti nell'Unione Europea il più sicuri possibile.
Ringrazio innanzi tutto il relatore per il suo lavoro estremamente preciso e tecnico sul fascicolo in parola, e in secondo luogo la commissione per la proposta presentata.
Ci sono diversi motivi per dedicare attenzione a questo aspetto, basti guardare quanti incidenti si sono prodotti negli anni scorsi in caso di nebbia in Belgio, o in Olanda o in altri paesi.
Tanti sono gli incidenti in cui sono rimasti coinvolti camion che trasportavano merci pericolose e che in tali condizioni meteorologiche non avrebbero dovuto viaggiare invece di trovarsi tranquillamente sulle strade.
Da indagini condotte nei porti belgi, finlandesi e anche giapponesi è altresì emerso che il 50 percento dei container contenenti in parte merci pericolose, non viene consegnato nel rispetto delle norme vigenti.
Per quanto attiene alla situazione dei consulenti per la sicurezza, in alcuni stati membri a partire dal 1º gennaio di quest'anno le aziende devono obbligatoriamente averne uno interno.
Per tale motivo si chiede alle aziende di integrare tali attività nei rendiconti finanziari, oppure nelle analisi aziendali, da inserire eventualmente in certificazioni ISO 9002 .
Occorre formulare degli accordi soddisfacenti con i paesi dell'Europa orientale, dato che essi aderiranno ai trattati in materia solo a partire dal 1º luglio 2001, cioè soltanto fra un anno e mezzo.
Tuttavia, io credo che si debba dare la precedenza agli aspetti che riguardano la sicurezza dei trasporti stradali, ferroviari e per vie navigabili interne, e presentare tempestivamente questa parte dell'acquis comunitario ai paesi candidati all'adesione.
I volumi sempre crescenti di merci che attraversano l'Europa comportano, consapevolmente o meno, rischi di tutti i generi per il personale, l'ambiente e la società.
Le norme sancite in un'altra direttiva, la direttiva 95 / 35 / Ce, paiono sufficientemente adeguate per fornire una consulenza responsabile sull'organizzazione dei trasporti di merci pericolose.
Mi rallegro che si sia raggiunta un'intesa con il consiglio in materia di requisiti minimi per gli esami dei consulenti per la sicurezza, sebbene avrei preferito che fossero stati formulati norme e programmi uniformi atti a garantire l'uguaglianza dei diplomi a livello internazionale.
In primo luogo vorrei pregare la signora commissario - e sono convinto che la mia richiesta troverà un terreno fertile - di adoperarsi affinché venga dedicata maggiore attenzione alla questione della sicurezza nei trasporti su strada, nonché nella navigazione marittima e nelle acque interne.
Constatando che la prima proposta della commissione è stata presentata il 19 marzo 1998 e che oggi ce ne stiamo ancora occupando - benché il parlamento si sia attivato con una certa tempestività - devo far rilevare che si è proceduto con eccessiva lentezza.