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154 A. XXXIII. Dopisy Karla ze Žerotína

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[comi]nciati a valere dell autorita dell Imperatore, da cui per false informationi
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et relationi piene di calonnie hanno ottenuto per il detto la maiorità delli anni,
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cosa solita darsi qualche volta dagli nostri per beneficio di pupilli, concorren-
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dovi il consenso et il consiglio del senato provinciale. bastando lor questo, perche
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stanno in dubio ch'io havendo in favore mio le leggi e gli ordini del paese e tutta
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la nobiltà, ovviarei facilmente à questo inconveniente, et che la Maestà dell Impe-
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ratore informata meglio delle ragioni mie, potrebbe rivocare le commissioni spedite
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sopra questo, hanno trovato per miglior espediente di far condurre il giovane
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a Praga et levarlo d'Argentina 0 con qualche fraude, overo con ottenere un com-
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mandamento dall Imperatore a quella republica, si come ne sono assicurato da
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buona parte. Et perció quantunque io mi riposi sopra la fede et discretione vostra
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et non habbia dubbio punto che ricordandovi delle commissioni ricevute da me alla
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partenza vostra, usarete tutta quella diligenza che vi sarà possibile, acciochè non
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mi sia fatto questo torto; niente dimeno perche io so eli nemici miei essere persone
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accorte et avvedute et che non ommetteranno cosa nissuna per conseguire lintento
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loro, mi é parso necessario di darvi anchora questo avvertimento, accioch? stando
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sopra di voi, vi possiate tanto meglio guardare che non vi fosse giocato qualche
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scherzo all improviso. Ho saputo da buona parte che 1 Само da Liechtenstein
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facendo un certo viaggio, passare per Argentina, il che vi fo à sapere. perche
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habbiate mente a voi, accioche sotto il velo dell amicitia ch'é stata tra lui e me,
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non vi sia fatta qualche burla; non lo scrivo perche io abbia sospetto di quello
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honorato 5", ma perche il mondo e tanto tristo horamai, che I huomo non puol
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piu confidarsi sicuramente di persona alcuna, per ben che sia congionta et esterio-
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ramente amica. Adio. Da Lomnicz agli 16 di Settembre 1600.
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Konc. v knih. Bludov. 3881 fol. 33b č. 54.

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473. Štěpánu Illéshazymu: posílá návrh smlouvy, jak byla uzavřena v Brně, a varuje ho,
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aby z malicherných příčin nevydával se v nebezpečenství, že bude zrušena; i kdyby byl na
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místě 140.000 nabízených dal o 20.000 více, že by statek nebyl pieplacen. Na Dřevo-
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hosticích, 25. zári 1600. (Kone. lat. v knih. Blud. VI—3881. f. 33b) č. 55.)

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414.
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Purkmistru a radě města Přerova: v příčině sporu mezi poddanými Horního a Dolního Pře-
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rova o šenkování vína; napomíná je, aby úřadu jim svěřeného pilni byli, chudé vdovy a sirotky
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opatrovali, a poněvadž žádného správce nad nimi neustanovil, aby sami svoji správcové byli.
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Napomíná, aby pocestní v domech hostinských dobré měli opatření. Na Dievohosticích
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98. zárí 1000.
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Purkmistii a spolu radní Prerovstí! Vérní milí! Zádám vám na pánu Bohu
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dobrého zdraví. bych byl toho povděčen, abyste ten odpor, který mezi poddanými


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