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z roku 1598, 9.—20. prosince. 105

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aequum est, restitui. Effigies autem, quae etiam inter expensas annumerata est, ut
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ad me oblata aliqua opportunitate perveniat, etiam atque etiam rogo. Vale. Rossicio
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13. Xbris 1598.

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Konc. v knih. Bludov. 3881—VI. fol. 12. . 53.

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364. Hejtmana zemského ptá se, bude-li sněm v Olomouci držen, a přimlouvá se, aby
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jezdci od statku Jaroměřského byli odklizeni. Na Rosicích 1598, 14. prosince. Brandl
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II. 2. 266.

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365. Panu Strážnickému [Janovi z Žerotína] píše v záležitosti peněžité. Na Ro-
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sicích 1598, 14. prosince. Brandl II. 2. 267.

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366. Přerovským radí, aby psaní panu hejtmanovi odeslali. Na Rosicích 1598,
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14. prosince. Brandl II. 2. 267.

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367. Kateřině z Kunštátu projevuje zdání své o propinační při s Mikulovskými. Na
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Rosicích 1598, 19. prosince. Brandl II. 2. 267.

[15]
368.

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Donně Marii Manriguesové z Pernšteina (staré), že jako nejoddanější její služebník vykoná
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všechno, i prosí za odpuštění, jestli snad ji v něčem znepokojil; v Olomouci že stane se
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usnosení, mají-li se soudy držeti oc. Na Rosicích 20. prosince 1598.

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(A donna Maria Manriques de Pernestain la vecchia.) Illustrissima S". Dal
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S" Carlo de Lichtenstein ho inteso qualmente V'* S"* I]I"* etiandio con lagrime si
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e dolsuta di me ch'io nella mia scrittagli ai mesi passati da Druna habbia usato
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alcune parole, dalle quali si poteva comprendere che stimassi le pretensioni sue
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essere ingiuste, ct per conseguente gli desiderii suoi non convenienti con la giusticia,
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di che se ho havuto dispiacere, lei istessa ne poutrà fare giudicio, riducendosi alla
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memoria che io sino dalla prima fanciulezza et fin' a questi anni gli ho portato
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sempre ogni rispetto figliale. Potrei io, favorito della verità et aiutato dalla propria
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conscienza, con vere ct efficaci ragioni dimostrargli che le mie parole sono state
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tirate a torto a un senso molto diverso dalla mente mia, et che gli pensieri miei
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non deviorno giammai tanto dal corso della ragione, che havessero a sboccare in
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questo golfo d'indiscretione. Ma perché il debito di figliuoli non e di giustificarsi, ma
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di cedere et di placare, io per quanto amore materno mi e portato da lei, et per
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tutta quell'osservanza ch'io li debbo, gli chiedo perdono d'haverla turbato o almeno
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datagli occasione di turbarsi, iche persuaso dalla molta benignità sua spero havere
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facilmente a ottenere con promettergli di volere die quà inanzi andare piü cauto,
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accioché ne da fatti dalle parole mie venghi a essere offesa.

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In Olmucz anchorché la peste vi habbia fatto et faccia tuttavia qualche
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progresso, habbiamo a ritrovarci; come saremo insieme, si farà deliberatione, se li
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giudicii haveranno da essere tenuti o no. Io sin'hora non so che speranza negli possà

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Archiv Český XXVII. 14


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