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z roku 1598, 15. dubna 73

vi si spenderebbe, sarebbe perso, poiche ne le maniere loro si [con]formano con le nostre, la lingua loro serve a cosa alcuna in queste parti, con le quali non hanno communicat[ione] nissuna, ne la pace stabilita in quel regno nuovamente ha possuto sin adesso quietare gli rumori passati, [ne] assicurar gli habitatori da tumulti nuovi, ne manco le lettere et eli essercitii honorati che altre volte vi fiorivano, sono in concetto alcuno, oltre. che la corruttione de costumi vi e tanto grande, che ogni persona da bene doverebbe quasi [haver'] a schifvo di andarvi. AIP incontro gli Italiani et Spagnuoli, per la gran prattica che hanno in questi paesi et principal- mente in corte et perle ragioni dell'imperio et della casa d'Austria, si possono dir come una medesima cosa con noi, et perciò ciascuno di noi haverebbe à procurare di rendersi quelle lingue et quelle nationi le più fam[iliJari che fosse possibile, per la necessità che ne teniamo et. per l'uso che n'habbiamo. Ma poiche V. S. Ill"*^ ha via acquistato la conoscenza della lingua italiana, anzi passato di piu ot visto il paese et fattavi ami[citia] con persone grandi et principali, vengo a concludere, che la Spagna Gli resta a vedere, nella quale meglio impar[era] la lingua che non sarebbe a Dola, città ignobile et per la grande libertà o licenza, a dir meglio, vie pin [o]diosa che altra. dove io sia mai stato.

'l'aceró molte eommodità chel passagio in quel regno potra recargli, perché et da Se le potrà comprendere, et da altri ne possa esser informata, ma certo è che di la meglio che d'altra parte del" Europa scoprirà il resto del mondo, et sce Li piacerà di studiare, non gli doveranno mancare soggetti a proposito, massime se vorrà alla politica et alla forma del governo, professione più degna della qualità Sua che nisun altra. Si che mosso da molte ragioni, io La consiglio, rimettendomi pero al giudicio et alla volontà Sua, di inviarsi verso Spagna et in quella fermarsi o tutto il tempo dedicato a Suoi viaggi o la maggior parte d’esso, accid che faccia acquisto fermo et sicuro della favella spagnuola et habbia modo di vedere tutto il regno, parte per parte, et con ciò di studiare, di star in corte, formarsi l’animo et provedersi delle cose necessarie per gli anni al avvenire.

Altre cose haverei a dirgli anchora sopra questo soggetto. ma perche contra l'opinione mia mi sono pur troppo esteso, rimettero il resto a Lei et al consigli de altri amici Suoi, al giudicio de quali sottometto anchora questo mio parere. Et cosi facendo fino doppo haverli basciate le mani, pregaró Nostro Signore a indriz- zarli l’animo et la volontà, dove saria con magpior beneficio Suo. Di Rossicz agli 15 d’Aprile.

Konc. arch. Bludovského VI. 3881 f. 3.b č. 14.

206. Zikmundovi z Ditrichšteina odpovídá na žádost, aby jemu byl rukojmím. Na Rosicích 1598, 15. dubna.. Brandl II. 2. 209.

Archiv Cesky XXVII. 10



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