faccia riconoscere per inespugnabile e manifesti il nemico per de-
lirante; parlero per hora con termini piü tosto politici che ecclesi-
astici per non aprir sutterfugio di nuove liti all'imp eta l'esperienza
m'insegna a discorrer cosi si sono acórdate le nationi del mondo
ad accumulare un patrimonio commune nel quale / non manchino Fol, 434
mai gli alimenti alla povertà, et i premii alla vista,
Che dice Vicleffo? Se niega il fatto, io l'interrogaró, li piacerebbe
quando si affaticasse? Non credo che ardisse repugnare altrimente,
io lo lasciarei nelle mani a tutti poveri, et a tutti i virtuosi. Non
é periculo che non sapessiro fare vendetta memorabile contro ad un
traditore dell humanità, e della virtù. Ma le confessi che sarebbe
utile il farlo io ti soggiongo l'hà saputo fare Giesu Christo se recusi
in questo negotio, questo nome, l'hà saputo fare la chiesa Romana
questo che puó negarlo? Con tutta la robba che si chiama ecclesias-
tica, si è formato questo tesoro universale.
Cap[o] 3°.
Hora quando Roma comincio ad accumularlo ella non aspettava
l'oro d'alle pioggie favolose (?) ma si bene le contributioni delli fideli
caritativi. Bisognava dunque acció questo gran negotio si gover-
nasse con rettitudine prescrivere leggi essatissime tanto nel contri-
buire, quanto nel distribuire, mancando la certezza delli contribu-
tioni, non si poteva assicurare quel patrimonio, mancando la giustitia
delli distributioni, quel patrímonio diventirebbe un latrocinio. Quanto
al assicurarlo conobbe (sic) Roma con salutifera providenza queste
due cose, che la volontà della moltitudine, e poco stabile, che l'inte-
resse dell avaritia e troppo impermansibile. / Fol. 43b
Per questo risolve, che i pro vedimenti della salute publica non si
auenturassero (sic) nella mano poco fidata dell' arbitrio popolare
e dichiarando le decime per debiti chiamo la forza per custode della
ragione, ne vigilo con men gelosa cauthela nel ordinare li scom-
partimenti di questo patrimonio. comandó che in ogni paese le sue
portioni nonsi conregnasse ad altri che alla virtü, dichiarò la virtù
.depositaria, e non padrona e l'obligo à provederne gli alimenti
alla povertà, Questa ¢ stata l’intentione della carità Romana nella
robba ecclesiasticha.
Capo 49.
,Audite gentes* e ralegresi l'università de viventi, e qual popolo,
non deve ringratiare il cielo, che faccia vivere sopra la terra una
madre commune. Come beneficenza illimitata abbracciando per figli
tutti li christiani, e deseriderando per figli tutti l'huomini habbia .
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