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Universal Dependencies - Italian - ParlaMint
Language | Italian |
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Project | ParlaMint |
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Corpus Part | test |
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Non è questo lo spirito del provvedimento. Lo spirito di questo disegno di legge, come riconoscerà la stessa prima firmataria, la senatrice Puglisi, è quello di fare in modo che laddove, con percorso autonomo, ci sia la dichiarazione di adottabilità del bambino (che sia adottato dalla famiglia affidataria, che sia adottato da un'altra famiglia) sia garantita comunque la possibilità per la famiglia affidataria di mantenere i legami affettivi e, qualora la famiglia affidataria abbia i requisiti per chiedere l'adozione, la valutazione venga fatta anche in relazione al prolungato periodo di affidamento. Questa è una formulazione che risponde anche ai timori che sono stati più volte messi in rilievo dai senatori Falanga, Divina e Blundo, e in realtà l'emendamento 1.109, che anche io ho sottoscritto e che per la verità è stato proposto dalle associazioni, teso a sostituire le parole «a seguito di» con la parola «durante», non solo non risolve il problema della collocazione (perché comunque rimane collocato nella proposizione sbagliata, cioè nel concetto in cui si afferma che il bambino diventa adottabile) ma non corrisponde neanche a quello che poi in realtà è lo spirito generale del provvedimento, e cioè che, a seguito di un prolungato periodo di affidamento, vengano garantiti i legami affettivi qualora sia nell' interesse e nella tutela dei minori. Lo stesso principio è presente anche nell' emendamento 1.113, in cui viene spostato il concetto di prolungato periodo di affidamento laddove correttamente deve essere inserito. Credo che, andando ad osservare tutte le parti di questo disegno di legge, dobbiamo anche farci scrupolo del fatto che questa è una materia estremamente eterogenea, nella quale agiscono molteplici elementi e persone e in cui i percorsi, che sono quelli che portano all' affido e poi alla dichiarazione di adottabilità del minore, sono percorsi difficili, in cui in realtà ogni bambino dovrebbe essere un caso a sé, ma in realtà ogni bambino diventa un numero. Dobbiamo stare molto attenti, perché ogni giudice ed ogni avvocato, quando si trovano davanti un testo, per ogni bambino sono poi tenuti a valutare e a soppesare tutto quello che è contenuto nel testo. Non dobbiamo quindi fare degli errori, che sono in questo momento errori di superficialità, che potrebbero inficiare quello che è invece un percorso significativo nella interpretazione di questo articolo. Signor Presidente, ho presentato tre emendamenti e vorrei partire con l'illustrare l'ultimo, perché - anche sulla scorta dei diversi interventi dei senatori che mi hanno preceduta - vorrei correggere il titolo del provvedimento e trasformarlo in modo tale che sia chiaro il vero intento di questo testo, che reca, per l'appunto, norme sul diritto alla continuità affettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare. È questo l'intento dell' intero disegno di legge. Sulla questione degli affidi brevi ha già detto bene la relatrice e sopprimere, come chiedevano di fare il senatore Malan o la senatrice Blundo, all' articolo 1, il capoverso 5- bis significa praticamente rendere totalmente inefficace il testo di questo provvedimento, che - voglio sottolinearlo - così come è uscito dalla Commissione giustizia del Senato (di cui ringrazio il Presidente, la relatrice e i Capigruppo) è condiviso all' unanimità dal tavolo nazionale per le adozioni e l'affido. Quelle che ora noi stiamo per approvare sono norme di vera civiltà che erano attese veramente da molto tempo.
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