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'Venite al primo circo nella storia di Gaza', avvisano le locandine. 'Chirac, ricordati Hiroshima'. Per quanto se ne sa, il presidente non ha inviato un messaggio al primo ministro giapponese Tomiichi Murayama per l'anniversario di Hiroshima. Tra loro, in silenzio, c'erano cinquemila 'hibakusha', i superstiti dell' esplosione di 'Little Boy' e di 'Fat Man', tali erano i nomi dei due ordigni, il primo destinato a Hiroshima; il secondo, tre giorni dopo, a Nagasaki. Sono state liberate, come auspicio di pace, come per scacciare demoni di guerra ancora incombenti, venticinquemila colombe che hanno innalzato verso il cielo, nelle scene televisive, una specie di sinfonia alata. Ma gli accenti più forti sono stati quelli di Takako Doi, presidente della Camera dei rappresentanti della Dieta: I coloni torneranno a compiere occupazioni simboliche delle alture prospicienti i loro insediamenti. O se in gruppo, cantare cose tipo 'Bella, bella, bella'. Un'operazione tutt'altro che facile dato che i tre non avevano documenti e date le condizioni dei cadaveri. Il padre di lei, spalleggiato forse dalla moglie, gli ha sparato contro numerosi colpi d'arma da fuoco. La sua identità e la sua nazionalità non sono state ancora accertate.

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