it-parlamint-test
Universal Dependencies - Italian - ParlaMint
Language | Italian |
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Project | ParlaMint |
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Corpus Part | test |
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Annotation | Alzetta, Chiara; Sartor, Marta; Montemagni, Simonetta; Venturi, Giulia |
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Questi due casi - e spero che non siano gli unici due casi occorsi nel Paese - hanno visto, per fortuna, la ricomposizione del nucleo familiare originario. Quindi, per questi minori - per questi figli sballottati addirittura per sette anni - si è riusciti a definire le condizioni per la ricomposizione del nucleo familiare originario. Dunque, questi figli sono tornati con la propria madre originaria. Dovremmo quindi discutere delle situazioni che hanno determinato gli affidamenti, e desidero ringraziare la collega Mussini e gli altri firmatari dell' ordine del giorno G100 che hanno portato l'attenzione sul «vivo» del problema. L'articolo 403 del codice civile prevede una forma molto veloce di affidamento, quando ricorrano delle condizioni, una delle quali, ad esempio, è il giudizio sulla non adeguatezza del nucleo familiare o sulla insalubrità dei luoghi in cui vivono tali ragazzi. Se andassimo a guardare l'adeguatezza di tutti i genitori del Paese o addirittura la salubrità di tantissimi siti ed edifici in cui vivono le famiglie italiane, probabilmente, interpretando la norma alla lettera, ci sarebbe il rischio di avere una quantità infinita di minori che risulterebbero nelle condizioni di dover essere affidati. Questa dovrebbe essere l'estrema ratio, ma poiché nella stragrande maggioranza dei casi ciò avviene per ragioni economiche, ovvero per il fatto che la famiglia si trova a perdere il lavoro - come capita sempre più facilmente - e di conseguenza a non riuscire a pagare l'affitto dell' immobile in cui vive, a subire uno sfratto e a non trovare un luogo adatto in cui vivere. Tante famiglie si possono dunque trovare in questa condizione. Dal momento che le situazioni di affidamento dovrebbero servire temporaneamente per consentire poi il rientro nella famiglia originaria, il problema va spostato sugli aiuti e sulle attenzioni, che la comunità dovrebbe mettere al centro della propria azione: la famiglia originaria va sostenuta nel momento in cui si trova in condizione di non poter svolgere un'attività di formazione, di crescita e di istruzione nei confronti dei propri figli. Il secondo aspetto deficitario del provvedimento in esame è il fatto che si fa riferimento alle «comunità famiglia», quando non esistano famiglie affidatarie, ma le comunità famiglia non esistono.
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