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Universal Dependencies - Italian - ISDT

LanguageItalian
ProjectISDT
Corpus Parttrain
AnnotationBosco, Cristina; Lenci, Alessandro; Montemagni, Simonetta; Simi, Maria

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s-1 Il radar jamming (dall' inglese jam = pasticcio, confusione) è, insieme all' inganno radar ed ad altre, una delle tecniche di guerra elettronica del tipo EA 'electronic attack' attivo.
s-2 La vecchia denominazione dell' EA era ECM (electronic counter measure) contromisure elettroniche.
s-3 Consiste nella emissione intenzionale di segnali radio che interferiscono con il funzionamento dei radar saturando il ricevitore con del rumore o fornendo false informazioni agli operatori.
s-4 Bersagli del jamming possono essere i radar di scoperta, con lo scopo di non far rilevare agli operatori la presenza di unità in fase di attacco, oppure le testate dei missili a ricerca radar, con lo scopo di deviare dal vero obiettivo l'arma in arrivo.
s-5 Esistono due tipi di radar jamming:
s-6 Il jamming meccanico è causato da dispositivi che riflettono una o più volte l'energia inviata dai radar, producendo così falsi bersagli sullo schermo dell' operatore.
s-7 Il jamming meccanico comprende:
s-8 Il chaff è fatto di strisce, fili o fibre metalliche di diverse lunghezze che, riflettendo diverse lunghezze d'onda, creano una area piena di falsi echi radar, in mezzo ai quali diventa più difficile individuare il bersaglio reale.
s-9 Il chaff viene normalmente utilizzato in grandi quantità, creando delle vere e proprie nuvole o cortine di inganno che, nel caso di utilizzo sistematico per accecare i radar di scoperta, vengono chiamate 'corridoi di chaff'.
s-10 Di conseguenza, modernamente viene realizzato per ragioni di peso in alluminio e fibra di vetro o materiale plastico, per favorire la separazione tra gli elementi e ostacolare la formazione di nodi e pieghe.
s-11 I riflettori radar - in inglese 'corner reflectors' - hanno effetti simili al chaff, ma sono fisicamente molto differenti.
s-12 Sono costituiti da oggetti conduttivi di forma particolare modellati per riflettere il segnale radar.
s-13 Essendo più pesanti del chaff, vengono trasportati in quantità inferiori.
s-14 Gli ingannatori radar - in inglese decoy - sono oggetti o dispositivi che servono ad ingannare i radar fornendo un'eco in tutto simile a quella del bersaglio che si vuole nascondere.
s-15 Per rendere la simulazione più verosimile, in alcuni casi vengono fatti muovere in modo da simulare il comportamento del vero bersaglio.
s-16 Se sufficientemente fedeli sono particolarmente efficaci, perché possono riempire un radar di falsi obiettivi, consentendo al vero velivolo attaccante di avvicinarsi entro il raggio di tiro delle sue armi.
s-17 Gli inganni possono avere installati a bordo dei riflettori per farli risultare al radar più grandi delle loro reali dimensioni, migliorando l'illusione si tratti di un velivolo o di una nave reale.
s-18 Alcuni inganni sono in grado di generare jamming elettronico o di emettere chaff.
s-19 Il jamming elettronico è una forma di guerra elettronica nella quale una sorgente di disturbo il 'jammer' irradia segnali molto forti e concentrati per alterare il funzionamento dei ricevitori dei radar avversari o per confondere i radar di ricerca utilizzati da missili e artiglieria.
s-20 Le due tecniche principali sono le tecniche di rumore e le tecniche ripetitrici.
s-21 Il jamming di punto o spot jamming si ha quando un disturbatore (jammer) focalizza tutta la sua potenza su una singola frequenza.
s-22 Questa tecnica è in grado di degradare le capacità di detezione di radar di semplice concezione, ma risulta poco efficace nel caso di radar più sofisticati che utilizzano tecniche dette di 'agilità di frequenza'.
s-23 Per disturbare questo tipo di radar in grado di cambiare con rapidità la frequenza di trasmissione, sarebbe necessario utilizzare più jammer contemporaneamente, probabilmente non riuscendo nell' intento.
s-24 Il jamming di spazzata o sweep jamming si ha quando la trasmissione a piena potenza del disturbatore viene fatta variare in frequenza in un intervallo assegnato.
s-25 In questo modo, si ha il vantaggio di disturbare molte frequenze in successione, ma di contro il disturbo non avviene contemporaneamente su tutte le frequenze e ciò limita l'efficacia di questo tipo di jamming.
s-26 Malgrado la limitazione, questa tecnica è in grado di rendere una vasta gamma di sensori radar inservibili.
s-27 il jamming a raffica o barrage jamming è una tecnica più completa adottata da jammer in grado di trasmettere su più frequenze contemporaneamente.
s-28 Il vantaggio è quello di poter disturbare più frequenze simultaneamente, ma la contropartita è un effetto di disturbo più limitato, perché richiede al disturbatore di disperdere la sua potenza nello spettro elettromagnetico.
s-29 Di conseguenza, più frequenze vengono trasmesse, minore efficacia si ha su ognuna.
s-30 Il 'base jamming' è un tipo di barrage jamming nel quale viene studiata la modalità di emissione di un singolo radar e ne vengono disturbate le specifiche frequenze.
s-31 Il DRFM dalla sigla Digital Radio Frequency Memory (memorizzazione digitale della frequenza radio) è la tecnica più sofisticata che consiste nella registrazione del segnale radar ricevuto e ritrasmissione di un eco manipolato.
s-32 Il segnale ricevuto viene registrato, modificato e ritrasmesso in modo da cambiare il significato di ciò che il radar riceve.
s-33 Con questa tecnica si possono ingannare i radar in modo specifico, perché si possono cambiare la distanza, la velocità o l'azimuth della traccia rilevata, rispettivamente modificando il tempo di ritorno, lo spostamento doppler o utilizzando tecniche di modulazione di ampiezza per entrare nei lobi secondari del radar vittima.
s-34 In alcuni casi, il disturbo può essere causato da emittenti amiche e prende il nome di jamming accidentale.
s-35 Il jamming meccanico accidentale è abbastanza comune a causa delle caratteristiche proprie dei disturbi meccanici.
s-36 Questi agiscono indiscriminatamente sia contro i radar ostili che quelli amici.
s-37 Il jamming elettronico accidentale può derivare dalle attività di piattaforme di guerra elettronica amiche che siano attive nello stesso scenario operativo di un radar.
s-38 Gli effetti di questo tipo di jamming accidentale possono essere minimizzati con una buona pianificazione dello scenario elettromagnetico.
s-39 Malgrado ciò, in alcuni casi gli effetti sono inevitabili.
s-40 Per limitare gli effetti del jamming i radar moderni adottano la tecnica del frequency hopping, cambiando costantemente le frequenze operative disperdendole su di un ampio spettro.
s-41 I disturbatori moderni sono in grado di adattarsi al cambio di frequenza dei radar, di conseguenza, maggiore è l'imprevedibilità della scelta delle frequenze radar di trasmissione, maggiore è la capacità di contrastare i disturbatori e riuscire a individuare i bersagli attraverso i disturbi.
s-42 Un'altra contromisura messa in atto dai radar, consiste nel nascondere il segnale trasmesso mescolandolo con rumore elettronico generato casualmente, con lo scopo di rendere più difficile al jammer l'individuazione e l'inganno.
s-43 È anche importante limitare le comunicazioni radio non criptate e relative al jamming e alla sua efficacia.
s-44 Il jammer potrebbe essere in ascolto e, avendo riscontro che una tecnica è efficace, potrebbe indicare a più jammers di utilizzare lo stesso metodo.
s-45 Sebbene non causate da nemici, le interferenze possono creare grosse limitazioni agli operatori radar.
s-46 Si hanno interferenze quando due radar relativamente vicini operano sulla stessa frequenza.
s-47 La distanza critica è funzione della potenza.
s-48 Questa situazione causa il fenomeno dei 'conigli che corrono' - 'running rabbits' in inglese - un fenomeno che si presenta sugli schermi radar e che può seriamente sporcare uno schermo radar riempiendolo di falsi bersagli.
s-49 Le interferenze non sono comuni nei radar di terra, poiché non sono di solito schierati vicini.
s-50 Il fenomeno è molto più possibile nel caso dei radar aerotrasportati o imbarcati su navi, specialmente durante attività di velivoli o navi appartenenti a due nazionalità diverse.
s-51 Questo tipo di interferenze viene solitamente eliminato agendo sui parametri di trasmissione.
s-52 Un altro tipo di interferenza è quello che avviene tra diversi apparati trasmittenti posti su di una stessa piattaforma.
s-53 Un caso è quello in cui i transponder vanno a interferire con il radar di ricerca.
s-54 Questa interferenza viene eliminata coordinando trasmissione e ricezione tra i vari apparati, cioè interrompendo la ricezione radar per la durata della trasmissione del transponder (in inglese 'blanking').
s-55 Se non effettuata la armonizzazione, invece di tracce luminose 'running rabbit' in giro per il display, si avranno zone nere di perdite di segnale.
s-56 Poiché il radar che effettua l'interrogazione alla quale risponde il transponder non è sincronizzato con il radar di ricerca, cioè ha differente PRF (pulse repetition frequency), queste zone nere appaiono in modo casuale sul display e l'operatore può vedere attraverso e intorno ad esse.
s-57 La armonizzazione tra i sistemi trasmittenti di bordo rimane comunque un punto cruciale.
s-58 Il radar disturbatore potrebbe essere imbarcato su un aereo appartenente alla stessa formazione, in questo caso, la armonizzazione tra le frequenze e le regolazioni della sensibilità dei ricevitori assumono un aspetto più complesso, ma fondamentale nei moderni scenari del conflitto elettromagnetico.
s-59 Esistono in commercio ingannatori ideati per lo scopo di alterare i rilevamenti dei radar utilizzati dalla polizia USA e di alcune nazioni europee (ma non l'Italia) per i controlli di velocità.
s-60 La tecnologia impiegata è più semplice di quella militare, sebbene spesso illegale.

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