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Universal Dependencies - Italian - ISDT

LanguageItalian
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AnnotationBosco, Cristina; Lenci, Alessandro; Montemagni, Simonetta; Simi, Maria

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s-303 Le legislative del maggio scorso, boicottate dall' opposizione e criticate aspramente dagli Stati Uniti - il primo sponsor di Berisha - sono state il segnale forte di un malessere che poi è esploso nelle piazze.
s-304 In realtà in questi anni a Tirana si sono scontrati in una dura lotta di potere i clan legati alla vecchia nomenklatura, trasversali sia ai partiti di Governo che di opposizione.
s-305 Si è fatto portabandiera del libero mercato e la fama di protettore degli investimenti stranieri.
s-306 Ma invece di andare verso il capitalismo l'Albania è rotolata senza freni nell' anarchia economica.
s-307 Per qualche anno la guerra nell' ex Jugoslavia e il contrabbando - di ogni genere di merce, da quella umana alla droga - hanno tamponato, insieme alle rimesse degli emigrati, le falle del bilancio e arricchito una parte della popolazione albanese.
s-308 Dai confini con il Montenegro e il Kosovo durante l'embargo è passato di tutto, dalle armi al petrolio.
s-309 Valona intanto si era trasformata nella Tangeri dell' Adriatico.
s-310 Qui dominava la piazza un clan legato alla vecchia Segurimi che del porto aveva fatto già negli anni di Hoxha il punto di snodo del traffico di armi e di sigarette.
s-311 La tradizione e le antiche solidarietà hanno poi resistito al crollo del regime.
s-312 Molti dei capi-bastone, per acquisire nuova legittimità, sono passati nelle file del Partito democratico che proprio attraverso la piramide finanziaria di Valona Giallijca ha rastrellato qualche milione di dollari per le sue campagne elettorali.
s-313 Il clan dei valonesi è stato quello che per primo, grazie anche all' attività degli scafisti e alla vicinanza con l'Italia, ha approfittato della situazione.
s-314 Non è un caso che qui siano nate le prime piramidi destinate ad attirare, con incredibili tassi di rendimento, capitali illeciti e a riciclare denaro sporco, di certo non soltanto albanese.
s-315 Ai pesci grossi sono seguiti quelli piccoli, gente comune, risparmiatori, emigrati, travolti poi da un fallimento che si è ingoiato, con i sogni di benessere, anche un paio di miliardi di dollari.
s-316 Una cifra colossale in un Paese di tre milioni di abitanti con un Pil da 1,5 miliardi e un reddito mensile pro-capite di 75 dollari.
s-317 Ai protagonisti di questa economia sommersa e tenebrosa il Partito democratico - ma non solo quello - e l'Albania hanno pagato un pesante tributo.
s-318 Illegalità e corruzione si sono infiltrate in tutti i settori della società e della classe politica, in un patto di tolleranza, quando non di complicità, che ha retto fino a pochi mesi fa.
s-319 L'accordo si è spezzato per tre motivi principali.
s-320 Dopo Dayton e la faticosa intesa di pace per la ex Jugoslavia si è esaurito il filone aureo del contrabbando destinato ad aggirare le sanzioni.
s-321 Un evento fatale, che ha messo in ginocchio altre economie balcaniche, come quella bulgara, ossigenate dai traffici anti-embargo.
s-322 Il Governo di Tirana, su richiesta internazionale, è stato poi costretto a intervenire per frenare i canali illeciti.
s-323 Sequestri di imbarcazioni e arresti hanno incrinato i rapporti tra il clan dei valonesi e alcuni uomini del regime.
s-324 Poi c'è stato l'allarme lanciato in ottobre dal Fondo monetario sulle finanziarie albanesi.
s-325 Il congelamento dei fondi delle piramidi e il loro fallimento hanno innescato la protesta.
s-326 Per salvare la situazione, Berisha adesso ha in mano due carte.
s-327 Le dimissioni del primo ministro Aleksander Meksi e la propria rielezione alla presidenza, con il voto previsto domani in Parlamento.
s-328 Se riuscirà a ottenere un accordo con le opposizioni, forse sarà in grado di svuotare le piazze dalla protesta politica per affrontare quindi il problema dell' ordine pubblico a Valona.
s-329 Ma se sarà messo con le spalle al muro dai clan che si stanno scontrando nel suo partito, allora anche l'Albania post-comunista diventerà vittima del demone dei Balcani.
s-330 I 'fucilieri del mare' del battaglione San Marco e gli elicotteri dell' Esercito italiano hanno tratto in salvo ieri 21 cittadini italiani e 15 di Paesi amici concentrati nell' inferno del porto albanese di Valona.
s-331 L'operazione di salvataggio è durata complessivamente 8 minuti ed è stata condotta da forze congiunte della Marina, Esercito e Aviazione dopo il via libera formulato ieri in un vertice interministeriale a Palazzo Chigi.
s-332 In Albania intanto la situazione del Paese sta precipitando verso la guerra civile.
s-333 Il presidente Berisha, rieletto ieri per cinque anni nella carica, ha deciso, dopo aver dichiarato il coprifuoco, di inviare i carri armati dell' esercito verso il sud, in direzione di Valona dove è in corso la rivolta armata contro il potere centrale.
s-334 La notizia di movimenti di truppe corazzate è stata confermata dalla televisione di Stato albanese.
s-335 Il Governo di Tirana ha imposto un improvviso blackout a tutti gli organi di stampa.
s-336 Un aquilone ondeggia alto nel cielo sopra le teste di un gruppo di uomini armati schierati in mezzo alla strada fra Tirana e Valona, dietro a una curva protetta da una collina arriva l'eco ravvicinata di raffiche di mitra e colpi isolati di fucile.
s-337 Italiani?
s-338 Vi consiglio di tornare subito indietro - sibila uno degli armati all' autista -.
s-339 Il tempo di incrociare la canna di un kalashnikov puntata sul finestrino dell' auto, un ultimo sguardo all' aquilone che continua misteriosamente a volteggiare in aria e l'autista ha già innestato la retromarcia per tornare a Kavaja, a metà strada per il porto di Valona ancora in mano ai rivoltosi, come del resto tutto il Sud dell' Albania.
s-340 La prima misura che ha preso Berisha, secondo la Costituzione comandante supremo delle Forze armate, è stato il siluramento di Sheme Kosovo, il capo di Stato maggiore che aveva evitato finora di impegnare apertamente l'esercito per soffocare la rivolta.
s-341 Di lui non c'è più bisogno.
s-342 Tutte le operazioni militari e di polizia sono dirette da Bashkim Gazidede, comandante dei Servizi segreti.
s-343 Questo è uno degli effetti della proclamazione dello Stato d'emergenza, insieme al coprifuoco (dalle 8 di sera alle 7 del mattino) e alla museruola infilata brutalmente ai mezzi di informazione.
s-344 La sede del maggior quotidiano albanese Koha Jone, sostenuto dal finanziere americano-ungherese George Soros, è stata bruciata durante la notte in quattro successivi assalti portati da uomini armati in abiti civili appoggiati da altri in divisa.
s-345 Un giornalista che alloggiava nella sede del quotidiano e il suo autista sono spariti.
s-346 Cercavano i dossier sui collegamenti tra il Partito democratico e la finanziaria di Valona 'Gjallica' - dice il direttore Lesi, mentre si aggira tristemente tra scrivanie carbonizzate -.
s-347 Abbiamo già pubblicato diversi documenti ma gli altri li tengo al sicuro in un luogo segreto.
s-348 Pochi quotidiani, solo quelli filogovernativi, saranno oggi in vendita.
s-349 I giornalisti, anche gli avversari degli ex comunisti in dissenso con Berisha - perfino quelli della Gazeta di Tirana, filiazione albanese della Gazzetta del Mezzogiorno - si sentono adesso minacciati.
s-350 Un altro avvertimento pesante della Shik.
s-351 In Albania dopo il crollo delle 'piramidi' e la rivolta della piazza è in corso una resa dei conti dove non si tollerano dissensi.
s-352 Anche per i giornalisti stranieri lavorare è diventato difficile.
s-353 Da ieri tutte le Tv, Rai compresa, non mandano più immagini perchè è stato chiuso il centro di riversamento via satellite.
s-354 Sull' altro fronte, a Valona, le bande armate guidate da criminali ieri hanno fatto fuori l'innocente custode di un centro danese dell' Unicef mentre i ribelli di Saranda, che nell' assalto alle caserme si sono portati via 2 mila kalashnikov e casse di munizioni, hanno organizzato il loro colpo grosso.
s-355 Il sequestro di una nave militare che ha cominciato lentamente a solcare la rada davanti al porto sparando colpi di cannone.
s-356 La follia anarchica del Sud, inferocito per il crollo delle finanziarie e manovrato dalle mafie locali collegate al narcotraffico e al riciclaggio di denaro sporco, minaccia di travolgere l'Albania.
s-357 Finora abbiamo evitato di proposito lo scontro - dice il ministro degli Esteri Sheu -.
s-358 Per questo la polizia si era ritirata nelle scorse settimane non solo da Valona ma anche da Fier e Lushnja.
s-359 Abbiamo ripreso il controllo di queste ultime due città quando abbiamo valutato che potevamo farlo evitando un bagno di sangue.
s-360 Ma i ribelli di Valona domenica erano ormai arrivati a 70 chilometri da Tirana.
s-361 Se non fosse entrato in campo l'esercito oggi sarebbero nella capitale.
s-362 Ed eccolo l'esercito.
s-363 Sulla strada per Valona - 140 chilometri disseminati di buche, oltre tre ore di auto in condizioni normali dalla capitale - viaggiano camion militari in continuazione.
s-364 Colonne di uomini in divisa dalle facce decise.
s-365 Sono reclutati al Nord, un'area del Paese che è stata soltanto sfiorata dalla protesta.
s-366 Ci sono i reggimenti più fedeli al presidente Berisha e i reparti scelti.
s-367 2 mila vengono da Durazzo dove sono stati addestrati alle missioni 'speciali'.
s-368 Saranno forse 25 mila i soldati che vengono adesso impegnati nell' accerchiamento di Valona, a questo si aggiungono i reparti di gendarmeria e migliaia di uomini della Shik, la polizia segreta che nei disordini di Valona ha perso sei agenti.
s-369 L'altra sera, quando è stato votato lo stato d'emergenza, i parlamentari si sono alzati in piedi e hanno tributato un minuto di silenzio alle vittime.
s-370 Sarà proprio la Shik a fare il 'lavoro sporco', se e quando l'esercito entrerà a Valona.
s-371 Il loro compito sarà quello di andare casa per casa a stanare i capi della rivolta, quelli dei clan che hanno rotto il patto con i politici.
s-372 La piramide 'Gjallica' non soltanto finanziava il Partito democratico ma era diventata uno dei centri di riciclaggio di denaro sporco più importanti del Mediterraneo.
s-373 Secondo un rapporto riservato che circola nei Servizi occidentali, l'Albania ha 'lavato' negli ultimi anni dai 2 mila ai 3 mila miliardi di lire, proventi di attività criminose e illecite non soltanto albanesi ma anche italiane.
s-374 È vero che dietro la rivolta di Valona ci sono le organizzazioni della malavita, estremisti legati al vecchio regime comunista e 'scafisti', ma questo sistema, dove si scommetteva allegramente nel sogno delle 'piramidi', era trasversale ai partiti e teneva insieme in un groviglio inestricabile di interessi tutta una società ancora aggrappata ai clan sopravvissuti al crollo dello stalinismo.
s-375 Per questo fare giustizia oggi è difficile.
s-376 A Valona pensavano che il Selvaggio Est albanese, punto di sbocco dei traffici di tutti i Balcani, non dovesse finire mai.
s-377 Con l'esercito, forse, si riporterà l'ordine ma questo Paese ha bisogno, oltre che di soldi, di una classe dirigente nuova, più pulita, che restituisca fiducia a uno Stato ancora da inventare.
s-378 Dalla radio dell' auto la voce ufficiale di Tirana ripete incessantemente l'appello a consegnare le armi.
s-379 L'ultimatum è scaduto da qualche ora.
s-380 Le note del Bolero di Ravel sono alternate alla lettura di componimenti poetici del folklore albanese, come avveniva un tempo quando su questa terra regnava Enver Hoxha e gli albanesi per ascoltare una voce dal mondo libero si attaccavano clandestinamente ai notiziari stranieri.
s-381 Gli investitori italiani in Albania sono un piccolo esercito.
s-382 L'hanno invasa pacificamente portandovi investimenti, occupazione per la popolazione locale, tecnologie.
s-383 Per i nostri piccoli imprenditori, specialmente pugliesi, il Paese delle Aquile ha rappresentato negli ultimi cinque anni la 'nuova frontiera'.
s-384 Un Paese dove il costo del lavoro non supera i 150 dollari al mese, gli utili per gli investitori esteri sono detassati per cinque anni, l'Iva è al 12,5 per cento.
s-385 Dal 1992, quando l'Albania iniziò il processo di transizione verso il mercato, sono nate oltre 500 imprese italiane, con investimenti complessivi che superano i 200 milioni di dollari.
s-386 Per lo più si tratta di piccole imprese del settore calzaturiero, impiantistico, tessile, ittico, agricolo.
s-387 Tra le operazioni più impegnative dal punto di vista finanziario, quelle dell' imprenditrice bolognese Cristina Busi, che ha impiantato a Tirana uno stabilimento per la produzione della Coca-Cola - ha comportato in due fasi successive investimenti per 20 milioni di dollari - e del gruppo barese Nettis, che ha localizzato in Albania un nuovo stabilimento per la produzione di semilavorati in legno investendo 12 miliardi di lire.
s-388 Ed è sempre italiana l'impresa impegnata nel primo progetto turistico di ampia portata, che prevede la realizzazione di un polo nautico nella baia di Orikun, nei pressi di Valona.
s-389 L'Italia, con 309,4 miliardi di lire di export e 126 di importazioni del 1996, è anche il primo partner commerciale dell' Albania.
s-390 Un flusso di merci facilitato dall' istituzione di traghetti che collegano Durazzo a Bari, Ancona e Trieste.
s-391 Per nessuno però, dei numerosi industriali italiani che si sono affacciati in questi anni sul mercato albanese, il cammino è stato facile.
s-392 Infrastrutture stradali e ferroviarie da terzo mondo;
s-393 servizi alle imprese tutti da inventare;
s-394 totale incertezza in campo fiscale, giuridico, legislativo e sindacale;
s-395 livelli di formazione professionale scarsissimi.
s-396 Questi i principali problemi che hanno dovuto affrontare gli investitori italiani.
s-397 Senza contare la corruzione pressochè generalizzata, lo strapotere della burocrazia locale e la dilagante criminalità che ormai da tre anni costringe gli imprenditori stranieri che non vogliono rischiare la propria incolumità a girare per l'Albania con la scorta o quanto meno con radiomobili che li colleghino costantemente con i loro referenti a Tirana.
s-398 Molti hanno rinunciato all' avventura albanese, hanno chiuso i battenti delle fabbrichette che avevano avviato con tanta fatica e sono tornati in Italia.
s-399 Ma chi ha tenuto duro negli anni scorsi, non sembra intenzionato ad arrendersi di fronte alla crisi di questi giorni.
s-400 Secondo Luigi Fabri, presidente del comitato degli imprenditori italiani in Albania il rischio fa parte dell' attività imprenditoriale e credo che questa esperienza sia interessante, malgrado tutto.
s-401 Sono calati dagli elicotteri come fulmini i 15 fucilieri di marina che, con un'operazione - lampo durata solo 8 minuti e compiuta in territorio albanese, hanno portato in salvo dall' inferno di Valona 36 persone.
s-402 21 italiani e 15 di Paesi amici.

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