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Universal Dependencies - Italian - ISDT

LanguageItalian
ProjectISDT
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AnnotationBosco, Cristina; Lenci, Alessandro; Montemagni, Simonetta; Simi, Maria

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s-203 In particolare, ha ampliato il potenziale drammatico di caratterizzazione, trama, linguaggio e genere.
s-204 Fino a Romeo e Giulietta, per esempio, una storia d'amore non era vista come tema degno per una tragedia.
s-205 I soliloqui erano usati principalmente per trasmettere informazioni riguardo a personaggi ed eventi;
s-206 ma Shakespeare li usava per esplorare le menti dei personaggi.
s-207 La sua opera ha fortemente influenzato la poesia successiva.
s-208 I poeti romantici hanno tentato di far rivivere i versi del dramma shakespeariano, sebbene con poco successo.
s-209 Il critico George Steiner ha descritto tutti i drammi in versi da Coleridge a Tennyson come 'deboli variazioni sui temi shakespeariani'.
s-210 Shakespeare influenzò romanzieri come Thomas Hardy, William Faulkner, e Charles Dickens.
s-211 I soliloqui del romanziere americano Herman Melville devono molto a Shakespeare;
s-212 il suo Captain Ahab in Moby-Dick è un classico eroe tragico, ispirato a King Lear.
s-213 Gli studiosi hanno identificato 20.000 brani di musica legati ai lavori di Shakespeare.
s-214 Shakespeare ha anche ispirato molti pittori, inclusi i romantici e i Preraffaelliti.
s-215 L'artista svizzero romantico Henry Fuseli, amico di William Blake, ha perfino tradotto Macbeth in tedesco.
s-216 Lo psicanalista Sigmund Freud si è appoggiato alla psicologia shakespeariana, in particolare a quella di Amleto, per le sue teorie sulla natura umana.
s-217 Samuel Johnson l'ha citato più spesso di qualsiasi altro autore nel suo Dictionary of the English Language, il primo lavoro serio di questo tipo.
s-218 Espressioni come 'col fiato sospeso' (Mercante di Venezia) e 'risultato scontato' (Otello) sono diventati comuni nell' inglese parlato di tutti i giorni.
s-219 Shakespeare non è stato apprezzato quando era in vita, ma ha ricevuto molti elogi.
s-220 Nel 1598, il religioso e autore Francis Meres l'ha riconosciuto come 'il più brillante' tra un gruppo di scrittori inglesi sia nella commedia che nella tragedia.
s-221 Gli autori dei pezzi teatrali del Parnassus del St John's College di Cambridge l'hanno citato insieme a Chaucer, Gower e Spenser.
s-222 Nel First Folio, Ben Jonson parla di Shakespeare come 'Anima dell' epoca, acclamazione, delizia, e meraviglia dei nostri palchi', anche se aveva sottolineato da qualche altra parte che 'Shakespeare ricercava l'arte'.
s-223 Tra la restaurazione della monarchia nel 1660 e la fine del XVII secolo, andavano di moda le idee classiche.
s-224 Di conseguenza, i critici del periodo consideravano soprattutto Shakespeare al di sotto di John Fletcher e Ben Jonson.
s-225 Thomas Rymer, per esempio, condannò Shakespeare per la fusione di comico e tragico.
s-226 Tuttavia, il poeta e critico John Dryden ha un'ottima opinione di Shakespeare, dicendo di Jonson, 'lo ammiro, ma amo Shakespeare'.
s-227 Per varie decadi, la visione di Rymer dominò;
s-228 ma durante il XVIII secolo, i critici iniziarono a rispondere a Shakespeare con i suoi termini e a acclamare quello che consideravano il suo genio naturale.
s-229 Una serie di edizioni scolastiche della sua opera, specialmente quelle di Samuel Johnson nel 1765 e Edmond Malone nel 1790, è da aggiungere alla sua crescente reputazione.
s-230 Nel 1800, è stato definitivamente proclamato come poeta nazionale.
s-231 Tra coloro che lo elogiavano c'erano Voltaire, Goethe, Stendhal e Victor Hugo.
s-232 Durante il periodo del romanticismo, Shakespeare fu elogiato dal poeta e filosofo letterario Samuel Coleridge;
s-233 e il critico August Wilhelm Shlegel tradusse le sue opere nello spirito del romanticismo tedesco.
s-234 Nel diciannovesimo secolo, l'ammirazione critica del genio di Shakespeare spesso sfociava nell' adulazione.
s-235 'quel re di uno Shakespeare', il saggista Thomas Carlyle scrisse nel 1840, 'egli non risplende, tra la sovranità incoronata, sopra noi tutti, come il più nobile, il più gentile, e il più forte dei segni spericolati;
s-236 insormontabile.
s-237 'i vittoriani produssero le sue opere come degli spettacoli sfarzosi, su ampia scala.
s-238 Il drammaturgo e critico George Bernard Shaw si fece beffa del culto dell' adorazione di Shakespeare, definendolo 'bardolatria'.
s-239 Sostenne che il nuovo naturalismo delle opere di Ibsen rende Shakespeare obsoleto.
s-240 La rivoluzione modernista nell' arte durante il xx secolo, ben lungi dal scartare Shakespeare, attribuì ansiosamente il suo lavoro al servizio dell' avanguardia.
s-241 Gli espressionisti in Germania e i futuristi a Mosca montarono delle produzioni delle sue opere.
s-242 Il drammaturgo e regista marxista Bertolt Brecht immaginò un teatro epico sotto l'influenza di Shakespeare.
s-243 Il poeta e critico T. S. Eliot discusse contro Shaw che la 'primitività' di Shakespeare in effetti lo rendeva veramente moderno.
s-244 Eliot, assieme a G. Wilson Knight e la scuola del Nuovo Criticismo, portò ad un movimento verso una lettura più prossima dell' immaginario di Shakespeare.
s-245 Negli anni '80, gli studi di Shakespeare si aprirono a nuovi movimenti come lo strutturalismo, il femminismo, il nuovo storicismo, studi afro-americani, e altri studi bizzarri.
s-246 Circa 230 anni dopo la morte di Shakespeare, i dubbi sull' autenticità delle opere a lui attribuite, iniziarono ad emergere.
s-247 Candidati alternativi proposti includono Francis Bacon, Christopher Marlowe e Edward De Vere, XVII conte di Oxford.
s-248 Diversi 'gruppi di teorie' sono stati anche proposti.
s-249 Alcuni studiosi sostengono che i membri della famiglia di Shakespeare fossero cattolici quando l'essere cattolico era considerato illegale.
s-250 La madre di Shakespeare, Mary Arden, veniva sicuramente da una famiglia cattolica molto devota.
s-251 La prova più schiacciante potrebbe essere una dichiarazione di fede cattolica firmata da John Shakespeare, trovata nel 1757 all' interno delle travi della sua casa di origine a Henley Street.
s-252 Tuttavia, ora, il documento è andato perduto e gli studiosi non sono d'accordo riguardo la sua autenticità.
s-253 Nel 1591 le autorità riportarono che John Shakespeare non andava in chiesa 'per paura di un processo per debiti', una dispensa comune fra i cattolici.
s-254 Nel 1606 il nome della sorella di William, Susanna, compare sulla lista di coloro che non fecero la comunione durante la messa pasquale a Stratford.
s-255 Gli studiosi trovano prove della sua fede, sia a favore che contro, all' interno delle sue opere, ma la verità non è dimostrabile.
s-256 Pochi dettagli sulla vita sessuale di Shakespeare sono conosciuti.
s-257 Susanna, la prima dei tre bambini, nacque sei mesi dopo il 26 maggio 1583.
s-258 Nei secoli alcuni lettori hanno affermato che i sonetti di Shakespeare sono autobiografici, considerandoli come una prova della sua omosessualità.
s-259 Altri interpretano gli stessi versi come la testimonianza di una forte amicizia, piuttosto che di un amore carnale.
s-260 I ventisei sonetti, chiamati 'Dark Lady', sono dedicati ad una donna sposata e considerati come prova di liaisons eterosessuali.
s-261 Nessun documento contemporaneo descrive l'aspetto fisico di Shakespeare e non ci sono prove che lui abbia mai commissionato un suo ritratto, così, il ritratto di Droeshout che Ben Jonson considerò veritiero, e il suo monumento a Stratford forniscono la migliore testimonianza del suo aspetto fisico.
s-262 Dal diciottesimo secolo, il desiderio di avere ritratti originali di Shakespeare alimentò la diffusione di dichiarazioni di autenticità di varie immagini che ritraevano Shakespeare.
s-263 Questo desiderio portò anche alla produzione di falsi ritratti, assegnazioni errate, ricostruzioni e rietichettature di rittratti di altri personaggi.
s-264 Le opere di Shakespeare comprendono 36 pezzi teatriali, stampati nel First Folio del 1623, elencati seguendo la classificazione del Folio come commedie, storie e tragedie.
s-265 Due opere che non sono raccolte nel First Folio, i due nobili gentiluomini e Pericle, principe di Tiro, sono ora accettate come parte integrante del canone di opere, affermando che Shakespeare diede un contributo maggiore alla loro composizione.
s-266 Nessun poema di Shakespeare era incluso nella raccolta 'First Folio'.
s-267 Può essere una cosa davvero complicata, l'oceano.
s-268 E può essere una cosa davvero complicata, la salute degli esseri umani.
s-269 E mettere insieme queste due cose può sembrare un lavoro molto complicato.
s-270 Ma quello che vorrei cercare di comunicare è che, anche in quella complessità, esistono aspetti semplici che, io credo, se riusciamo a comprendere, ci aiutano a fare grandi passi avanti.
s-271 E questi semplici aspetti non riguardano le complessità della scienza, ma cose che tutti noi conosciamo bene.
s-272 E vorrei partire da questa:
s-273 Lo sappiamo tutti, giusto?
s-274 Ci siamo passati tutti.
s-275 E se prendiamo questa idea e partiamo da qui, poi possiamo passare al punto successivo;
s-276 che dice:
s-277 oceani infelici, tutti infelici.
s-278 E' questo l'argomento del mio discorso.
s-279 E noi stiamo rendendo l'oceano piuttosto infelice in molti e svariati modi.
s-280 Questa è un'immagine di Cannery Row nel 1932.
s-281 Cannery Row, in quel periodo, era il più grande conservificio industriale della west coast.
s-282 Noi rilasciavamo enormi quantità di sostanze inquinanti nell' aria e nell' acqua.
s-283 Rolf Bolin, un professore della Hopkin's Marine Station, per la quale io lavoro, negli anni '40 scrisse:
s-284 'le esalazioni della schiuma che galleggiava nelle insenature della baia erano talmente nefaste da far diventare nere le vernici a base di piombo'.
s-285 Quelli che lavoravano in questi conservifici potevano a mala pena resistere un'intera giornata a causa del fetore.
s-286 Ma sapete con quale trovata se ne uscirono?
s-287 Dissero:
s-288 'Sapete quale odore state sentendo'?
s-289 'l'odore del denaro'.
s-290 Per quella comunità l'inquinamento significava guadagno.
s-291 E quelle persone sopportarono l'inquinamento e l'assorbirono sotto la pelle e nel corpo perché avevano bisogno di denaro.
s-292 Noi abbiamo reso l'oceano infelice;
s-293 reso la gente molto infelice, e li abbiamo fatti ammalare.
s-294 Il legame tra la salute dell' oceano e quella degli esseri umani, in realtà si fonda su un paio di semplici modi di dire.
s-295 E vorrei ricordarvi questo:
s-296 'pizzica un pesciolino, fai male a una balena'.
s-297 La piramide della vita oceanica.
s-298 Quando un ecologo guarda l'oceano - devo dirvi - noi lo guardiamo in maniera molto differente, e vediamo cose diverse da quelle che vede la gente di solito.
s-299 Perché quando un ecologo guarda l'oceano, noi riusciamo a vedere tutte le interconnessioni.
s-300 Vediamo la base della catena alimentare, il plankton, gli esseri minuscoli, e vediamo come quegli animali costituiscono il nutrimento degli animali al centro della piramide, e così via, risalendo il diagramma.
s-301 E quel fluire di vita, dalla base fino alla cima della piramide, è il flusso vitale che gli ecologi vedono.
s-302 Ed è proprio quello che noi cerchiamo di proteggere quando diciamo:

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