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Universal Dependencies - Italian - ISDT

LanguageItalian
ProjectISDT
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AnnotationBosco, Cristina; Lenci, Alessandro; Montemagni, Simonetta; Simi, Maria

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s-602 Dopo la sua, è cominciata la persecuzione delle progressiste.
s-603 Loro la Lagostena non la volevano, ma non volevano neppure Alessandra Mussolini, che invece io ho sostenuto fino alla fine.
s-604 Mi blandiva:
s-605 'Tu che sei così sensibile, una compagna ....
s-606 Non puoi nominare la Mussolini'.
s-607 Io ho tenuto duro.
s-608 Non ci crederà, lo sa che alla fine le Erinni sono andate a congratularsi con lei?
s-609 'Cara Alessandra, siamo così contente'.
s-610 Intanto, tra una rissa e l'altra, la legge sulla violenza non è ancora pronta e la delegazione italiana andrà alla conferenza di Pechino senza.
s-611 'Non è vero, questa è un'altra bufala delle Erinni.
s-612 Una legge c'è.
s-613 Non è colpa mia se, per far approvare un'altra norma che aspettava da tempo, la legge sulla custodia cautelare, s'è perso del tempo'.
s-614 Senta, Maiolo, a Montecitorio siete poche, i giornali vi intervistano solo se piangete alla Camera, dite di avere poco potere ed è vero, la Corte costituzionale vi ha tolto pure le quote ....
s-615 Non sarebbe meglio andare d'accordo?
s-616 'Per le quote meno male, io sono stata sempre contrarissima.
s-617 La parità dei diritti va conquistata dentro i movimenti anche se è dura, ci sono un sacco di uomini cretini che vanno avanti lo stesso, i maschi sono più intrallazzoni.
s-618 Da noi per esempio vanno continuamente in pellegrinaggio a via dell' Anima.
s-619 Oddio, non che Berlusconi sia un gran femminista.
s-620 L'altro giorno, alla nostra convention organizzativa, ne ha detta una ...'.
s-621 Cioè?
s-622 'Se n'è uscito con questo esempio:
s-623 'Tra elezioni amministrative e politiche c'è la stessa differenza che tra la donna che portate fuori per un weekend e quella che scegliete come madre dei vostri figli'.
s-624 Io l' ho guardato male e lui è venuto a darmi un bacino.
s-625 Me lo sono preso:
s-626 'Però adesso mi sposi', gli ho detto.
s-627 Comunque, per tornare alle quote e alla difficoltà di far politica, credo che Livia Turco abbia proprio ragione:
s-628 le donne danno la scalata al potere in modo più diretto e dunque più ingenuo, perciò finiscono con lo scannarsi tra di loro.
s-629 Invece guarda D'Alema e Veltroni ....
s-630 Però io ho speranza , si può cambiare.
s-631 Vabbè, l'attacco delle Erinni alla Pivetti non lascia molto spazio alla speranza.
s-632 Povera Pivetti ...'.
s-633 'Io l'ho sempre difesa.
s-634 Certo, quando si mette a fare la piccola democristiana non mi piace.
s-635 Si capisce che dice 'bisogna fare il centro' solo perché ha una stramaledetta paura di ritrovarsi senza poltroncina da presidente della Camera.
s-636 Anch'io non sarò più presidente della commissione Giustizia:
s-637 Amen.
s-638 Vedrete che su Pechino le Erinni cercheranno di farle cambiare idea e, se sceglierà di fare la democristiana, troverà un trucco per mandare pure la Melandri '.
s-639 Ma la Melandri studia da mesi tutte le questioni della Conferenza Internazionale ....
s-640 'Al posto della Pivetti non cederei.
s-641 Ha fatto di testa sua sulla base di un diritto.
s-642 Mica la possono crocifiggere'.
s-643 Polemica sull' uso degli opinion leader 'schierati', la destra si scatena contro Rai 3:
s-644 An:
s-645 dipende.
s-646 MILANO - Politici 'mascherati' da esperti, attenti, Alleanza Nazionale vi spia ed è pronta a segnalare e punire ogni 'parere' troppo vicino alla propaganda pura e troppo lontano da intenti didascalici.
s-647 Pietra dello scandalo, una trasmissione del Tg 3 alla quale era stato invitato, come esperto economico politico, Massimo Riva.
s-648 Il quale, accusa An, è certamente esperto, ma di 'colore', nel senso che è stato senatore della Sinistra indipendente.
s-649 La polemica nasce dal fatto che il Tg 3 non ha usato la 'pecetta', cioè quella strisciolina che ricorda il 'pedigree' dei personaggi.
s-650 E allora, come 'usare' correttamente gli opinion leader?
s-651 Ricordandone sempre l'appartenenza, magari antica, magari ripudiata, a partiti che si sono spaccati o che sono addirittura spariti dalla geografia politica?
s-652 Per An non c'è dubbio alcuno:
s-653 'pecetta' comunque, soprattutto se il passato politico dell' esperto di turno è 'irrobustito' da un'esperienza parlamentare.
s-654 L'alternativa?
s-655 Chiaro:
s-656 essere faziosi.
s-657 'Vabbè, e allora tutte le volte che chiediamo un'opinione a Giuliano Ferrara (ex ministro azzurro nel governo Berlusconi, ndr) come dovremmo definirlo ? - si chiede, polemico, Enrico Mentana, direttore del Tg 5 -.
s-658 Forse 'ex europarlamentare del Psi'?
s-659 Il problema dell' appioppare targhette non è tanto quello di 'marchiare' un personaggio, anche se, lo ammetto, dovesse capitare a me mi arrabbierei moltissimo ....
s-660 Il fatto è che queste targhe finiscono per essere riduttive, il caso Ferrara è chiarissimo.
s-661 Certo, il telespettatore deve essere informato correttamente, ed è per questo che noi facciamo scarso uso degli esperti.
s-662 E poi non ci sono più figure 'taumaturgiche', non c'è più chi la sa più lunga di noi:
s-663 tutto è crollato insieme con la Prima repubblica.
s-664 E se proprio capita di chiedere un parere, proponiamo almeno due interpretazioni dello stesso problema, ma scelte con intelligenza.
s-665 Insomma, se faccio parlare un opinion leader di sinistra, mica sono costretto a sentire anche uno di destra ....
s-666 Magari, su alcuni temi, sono d'accordo e il contraddittorio si perde'.
s-667 Clemente Mimun, direttore del Tg 2, si scusa;
s-668 spiega:
s-669 'In questo momento mi sento troppo sovraesposto, preferisco non parlare';
s-670 passa il testimone al suo vice Bruno Socillo.
s-671 Che non ha pietà:
s-672 'Il Tg 3 sbaglia, la 'pecetta' ci vuole.
s-673 Che sia intelligente, però.
s-674 Emilio Fede, direttore Tg 4, quasi s'arrabbia:
s-675 'Ma se siamo tutti targati, non scherziamo.
s-676 Bisogna essere corretti con il pubblico.
s-677 E quelli del Tg 3 la piantino di fare i paraculi, tanto si sa benissimo dove stanno ...'.
s-678 Impedito ai giornalisti stranieri di raggiungere il fronte:
s-679 si sospettano centinaia di vittime fra la popolazione serba.
s-680 Zagabria annuncia:
s-681 'Blitz concluso'.
s-682 Colonne di civili croati in festa 'rioccupano' le città della Krajina.
s-683 Dal nostro inviato Petrinja - Qualcuno ha cercato di entrare a piedi, prendendosi la soddisfazione di sputare sui resti di granate serbe rimasti sull' asfalto.
s-684 Qualcuno ci ha provato in bicicletta con un sorriso di sfida dipinto sul volto.
s-685 La maggioranza ha atteso per ore e ore il segnale di via libera a bordo di automobili in coda davanti all' ultimissimo posto di blocco, con le bandiere fuori dal finestrino e il clacson strombazzato all' infinito per ogni camion che passava nell' altra direzione carico di soldati sudati e stanchi.
s-686 'Hanno combattuto tutta la notte per noi.
s-687 Sono degli eroi', grida Amir Klaic, 30 anni, che nel 1991 aveva percorso la stessa strada da profugo, cacciato dall' avanzata dell' esercito serbo.
s-688 'Avevo una bella casa in città.
s-689 Forse è stata distrutta, ma lo stesso oggi voglio riuscire a baciare la sua soglia.
s-690 E anche se è in fiamme ci voglio entrare.
s-691 Poi stasera torno a Zagabria', grida Kasim Zdionica, un signore con una pancia enorme, le ciabatte di gomma e un pugnale infilato nella cintura.
s-692 A Zagabria i militari l'hanno chiamata Operazione Tempesta, come quella degli americani nel deserto del Kuwait.
s-693 Ma ieri mattina ad 'abbattersi ' per primo su Petrinja, la seconda principale città della Krajina e importante centro industriale, è stato il ciclone dei civili, impazienti di toccare con mano le conquiste dell' esercito.
s-694 E molti ansiosi di tornare da dove quattro anni fa erano fuggiti.
s-695 Poche ore dopo che i soldati croati avevano sfondato le ultime linee serbe, e mentre in città sparavano ancora i cecchini 'cetnici' che coprivano la fuga precipitosa dei reparti secessionisti, una lunga fila di ex abitanti di Petrinja è riuscita a infilarsi quasi sulla prima linea, in mezzo a carri armati con il cannone ancora puntato verso la città, a pullman carichi di fanti che andavano a consolidare la fragile conquista e tra contadini in festa che applaudivano chiunque avesse indosso una divisa.
s-696 'Questa è terra liberata, questa è una fetta di Croazia dove fino a ieri sera noi non potevamo neppure mettere piede.
s-697 È incredibile, è incredibile', ripete Amir, che ha in mano un enorme tricolore rosso bianco blu.
s-698 L'atmosfera è di festa popolare, ma la tensione è ancora alta.
s-699 E le autorità di Zagabria hanno proibito ai giornalisti di andare a Petrinja e nelle altre località appena riconquistate.
s-700 'Non possiamo ancora garantire la vostra sicurezza perché il nemico si è frantumato in piccole bande che si sono date alla guerriglia', ha spiegato il generale Ivan Tulj.
s-701 Ma oltre all' incolumità dei reporter, a preoccupare la Croazia è anche quale tipo di immagine può uscire da queste città liberate, dove le distruzioni sono enormi, le vittime tra i civili centinaia, la disperazione in chi fugge evidente.

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