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s-401 Ciò impone al parlamento europeo, al signor commissario e alla commissione di intervenire in maniera risoluta e strategica.
s-402 E' vero che il parlamento europeo non ha avuto l'occasione - o non gli è stata concessa, perché era la fine della legislatura - di discutere delle linee direttrici.
s-403 Non credo però che la relazione arrivi tardi.
s-404 Occorre una riflessione collettiva per poter rivedere e valutare correttamente i nuovi programmi dell' obiettivo 1 e i piani di sviluppo regionale elaborati prima dell' entrata in vigore delle linee direttrici.
s-405 I programmi dei vari obiettivi vanno coordinati.
s-406 Siamo tutti d'accordo nel chiedere che il parlamento possa essere compartecipe della valutazione delle linee direttrici a metà periodo di funzionamento dei programmi, visto che siamo i rappresentanti dei cittadini.
s-407 I cittadini non possono accettare che l'Unione Europea prenda decisioni in modo, almeno in apparenza, burocratico.
s-408 Hanno bisogno che funzioni la dimensione politica, che sussistano responsabilità, che si comunichi con loro.
s-409 Questo è quanto chiediamo oggi al signor commissario.
s-410 Spero che sarà d'accordo, alla luce della sua precedente esperienza di presidente di regione, nel proporre alcuni indicatori insieme a una strategia a favore della coesione economica e sociale e non soltanto della produttività.
s-411 Signor presidente, appoggio le principali proposte della relazione sulla gestione dei fondi strutturali e del fondo di coesione per il periodo 2000-2006 e le sue principali raccomandazioni, fra cui quella secondo cui l'approccio relativo alla spesa dei fondi strutturali e del fondo di coesione deve sempre essere integrato, il che significa che occorre sviluppare un forte partenariato fra le autorità locali e i governi nazionali in relazione all' utilizzo di tali finanziamenti.
s-412 Gli stati membri sono chiamati ad attribuire maggiore importanza alle strategie integrate volte a rivitalizzare i rapporti fra le città e le aree rurali.
s-413 Si tratta di un aspetto di particolare rilievo poiché, per quanto il rinnovamento urbano sia vitale, nelle nostre politiche dobbiamo sempre trovare un equilibrio fra la promozione dello sviluppo rurale e il miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti dei centri urbani se non vogliamo costruire un'Europa fatta solo di città.
s-414 Tale processo continuerà in linea con gli orientamenti di spesa fissati dai capi di stato e di governo dell' Ue l'anno scorso al vertice di Berlino e accolti favorevolmente dal parlamento nella tornata di maggio.
s-415 Non vi è dubbio che i principali programmi Ue attuati fra il 1989, il 1993, il 1994 e il 1999 abbiano contribuito a migliorare la competitività economica dei paesi periferici e delle regioni dell' obiettivo 1. l'essenziale adesso è consolidare i progressi fatti finora e renderli irreversibili, in modo da garantire che i paesi periferici e le regioni ultraperiferiche, le regioni più deboli in Europa, possano operare con successo sia nella nuova zona dell' euro che nel mercato unico, che è in continua espansione e in cui la libera circolazione di merci, persone, servizi e capitali è ormai una realtà.
s-416 Infine, sebbene a partire dal fondo europeo di sviluppo regionale e dal fondo di coesione siano stati finanziati progetti infrastrutturali essenziali, non dovremmo dimenticare che il fondo sociale europeo ha svolto un ruolo importantissimo nell' assistere i meno abbienti nella nostra società.
s-417 Grazie al fondo sociale abbiamo potuto migliorare i nostri organismi di terzo livello, finanziare i nostri programmi per i giovani che lasciano la scuola e realizzare vaste iniziative per la lotta alla disoccupazione giovanile e di lunga durata, per aiutare chi abbandona la scuola in giovane età e promuovere livelli più elevati di istruzione fra gli adulti.
s-418 Signor presidente, in passato mi sono trovato più volte in disaccordo con la relatrice in merito al suo approccio a problemi di politica regionale, ma questa volta debbo invece dirmi d'accordo con lei.
s-419 Non so se questo la incoraggerà a proseguire nella stessa direzione, ma vorrei comunque rivolgerle le mie congratulazioni.
s-420 La seconda osservazione che vorrei fare è che avremmo preferito, come avevamo richiesto la onorevole Mccarthy e io in qualità di relatori per il regolamento generale, che le linee direttrici fossero inserite nel regolamento come allegato.
s-421 Purtroppo così non è stato e la responsabilità non è certo dell' onorevole Bernié;
s-422 era una questione di competenza della precedente commissione.
s-423 Lo faccio rilevare per ribadire nuovamente la posizione del parlamento.
s-424 La terza osservazione che desidero formulare è che, naturalmente, le linee direttrici ci trovano sostanzialmente d'accordo, nella misura in cui non si discostano dalle osservazioni che avevamo formulato a suo tempo.
s-425 Rappresentano un notevole ausilio per gli stati membri, ma in particolare mi preme evidenziare l'enfasi data dalla commissione allo sviluppo sostenibile, all' incremento dell' occupazione, con particolare riguardo alle pari opportunità, al settore dei trasporti.
s-426 Parlando a titolo personale, posso dirmi completamente d'accordo.
s-427 Ciò, tuttavia, da isolano quale sono tengo a denunciare la scarsa attenzione prestata alla problematica dello sviluppo insulare.
s-428 Non vi viene infatti attribuita la dovuta attenzione, e non è la prima volta che ciò accade:
s-429 E continueremo a doverlo trattare, signor commissario, perché l'articolo 158, paragrafo 1 del trattato di Amsterdam contiene una disposizione che allude a una politica integrata per le isole.
s-430 Di conseguenza, la commissione dovrà finalmente prendere in esame questo preciso argomento.
s-431 Ora, signor commissario, è finalmente giunto il momento di applicare i programmi:
s-432 pertanto, gli stati membri dovranno a loro volta farsi carico delle proprie responsabilità ed eseguire adeguatamente i propri compiti.
s-433 Quanto al parlamento, tengo a ricordare che esiste un codice di buona condotta sottoscritto fra commissione e parlamento lo scorso mese di maggio.
s-434 Sono del tutto certo che quel codice sarà rispettato e che il parlamento sarà tenuto al corrente dell' evoluzione in atto e di ogni dettaglio sull' applicazione dei programmi.
s-435 Signor presidente, signor commissario, onorevoli colleghi, nel minuto e mezzo di parola a mia disposizione vorrei innanzi tutto congratularmi con la onorevole Schroedter.
s-436 Molti altri lo hanno già fatto, ma lo merita davvero per la grande apertura e attenzione che ha dimostrato per le diverse proposte presentate dai colleghi;
s-437 credo che la sua disponibilità abbia conferito alla sua relazione la qualità che quest'oggi le riconosciamo.
s-438 Mi associo al rammarico espresso dalla nostra relatrice per il fatto che il parlamento in un certo senso si sia trovato a salire su un treno già in corsa;
s-439 la procedura negoziale sulle linee direttrici con gli stati membri è infatti tanto avanzata da non consentirci di ritenere che la relazione possa produrre un impatto immediato, e me ne dispiace.
s-440 In pratica intendo dire che stiamo per entrare in un periodo di gestione della programmazione 2000-2006 che non dovrà essere un periodo di routine per un semplice motivo:
s-441 dobbiamo raccogliere due grandi sfide.
s-442 La prima è l'armonizzazione delle politiche di gestione del territorio nazionale e delle politiche di sviluppo regionale.
s-443 Le sovvenzioni non bastano per costruire lo sviluppo se le infrastrutture e i servizi pubblici sono carenti.
s-444 Occorre dunque porsi una questione di fondo:
s-445 La seconda sfida consiste nell' ampliamento, che ovviamente comporterà conseguenze significative sia in termini di bilancio che geografici.
s-446 Ecco due piste di riflessione che suggerisco al commissario e sulle quali lo invito a coinvolgerci .
s-447 Concludendo, in un periodo di catastrofi naturali come quello che stiamo attraversando, mi preme evocare il problema dell' utilizzo dei fondi strutturali.
s-448 E' noto che spetta agli stati membri ridistribuire una parte dei finanziamenti.
s-449 Diversamente da quanto tendenzialmente vorrebbero gli stati membri l'Europa non dovrebbe sparire completamente.
s-450 Al giorno d'oggi l'opinione pubblica e la stampa ci accusano di essere latitanti laddove invece siamo noi a finanziare gran parte delle iniziative nazionali.
s-451 Credo che dovremmo essere capaci di dirlo chiaro e forte.
s-452 Ritengo che sarebbe altrettanto opportuno istituire o chiedere agli stati membri di garantire l'informazione sugli aiuti europei ogni qualvolta questi siano utilizzati per porre rimedio ai danni causati da catastrofi naturali o incidenti.
s-453 Signor presidente, la priorità attribuita ai criteri finanziari e monetari rafforza il dilagare delle ineguaglianze di ogni genere.
s-454 I fondi strutturali hanno contribuito proprio a frenare tale processo.
s-455 Il nostro progetto di un'Europa protesa a soddisfare i bisogni sociali mira a ottenere una convergenza verso l'alto delle condizioni di vita:
s-456 Nella fattispecie noi proponiamo un'imposta unificata sul patrimonio che consentirebbe di alimentare fondi destinati alle misure di accompagnamento per armonizzare i sistemi di previdenza sociale e la riduzione dell' orario di lavoro a livello europeo.
s-457 Ebbene, la commissione, che sarebbe tenuta a presentare le linee direttrici, ha assolto a tale compito in modo vago e poco convinto.
s-458 La relazione in discussione quest'oggi ridà alla politica il ruolo che le spetta, compiendo un passo verso una politica dell' occupazione e dello sviluppo sostenibile.
s-459 E' per questi motivi che voteremo a favore.
s-460 Credo che nei prossimi anni più che mai, di fronte alla sfida della globalizzazione e a quella dell' ampliamento ad Est, l'Europa abbia bisogno di indicazioni adeguate e precise per la programmazione e il rilancio della sua economia.
s-461 In tal senso, l'Europa nel suo complesso, e ciascuno stato membro in particolare, dovrà utilizzare al meglio tutte le sue risorse e le sue potenzialità, quindi anche i fondi strutturali disponibili.
s-462 Per fare ciò c'è bisogno di una commissione europea che, al di delle buone intenzioni, dia maggiore chiarezza alle sue linee direttrici e si impegni al massimo in un'opera di controllo sull' impegno di queste risorse da parte degli stati membri.
s-463 L'Italia, ad esempio, negli ultimi anni ha avuto problemi nell' utilizzo dei fondi strutturali, soprattutto a causa di un'eccessiva burocrazia, di un'informazione carente e dello scarso coinvolgimento degli operatori economici e sociali a livello locale.
s-464 Sono quindi due i punti su cui vorrei richiamare l'attenzione della commissione:
s-465 in primo luogo, occorre utilizzare al meglio la concertazione come metodo di coordinamento e di partecipazione alle decisioni da parte di tutti gli operatori locali e regionali, proprio per evitare squilibri e diseguaglianze;
s-466 in secondo luogo, occorre un'autentica opera di semplificazione e trasparenza dei processi amministrativi, che troppo spesso sono inutilmente lunghi e complessi al punto da pregiudicare l'accesso ai fondi, cosa di cui si lamentano soprattutto le piccole e medie imprese europee.

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