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libertà vissi poco tempo ö dimorö /in un luogo solo, vi parerà strano Fol, 41a

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ó Romani domandatimi. Nun quid monstri affert Africa? Alla vostra
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tirannica parerà certamente una bestialità portentosa quella norma
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sopra humana di contributioni ecclesiastiche che vedere nell
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Africa UV antichissimo Tertuliano, e che dice? Aprite l'orecchie:
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Nemo invitus cogitur, sed sponte confera arbitrio relinquentis.* Quid
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et quantum non qual grammatica di latinità habbia insegnato
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alla chiesa latina il tradurre sbirro quel vocabolo arbitrio.

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Cap[o] 8.

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Ma queste essecutioni al fine sono piü tosto furto che estermi-
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nio cie peggio, peggio assai, peggio infinitamente. Piu credono che
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Vinferno non habbia dragoni pil spavente vole che la scommunica.
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Appesta l'aria dove rispira secca i fiumi, dove passa, insterilisce il
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terreno che calpestra, che piü desole le regie dove entra. Se arri-
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vasse al cielo farebbe precipitare non la terza parte, ma tutta
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P universita delle stelle.

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Hora questa furia di Satanasso si scatena da i decreti sacerdo-
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tali contro ad ogni pigro pagatore delle decime. L' esclude dalla
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chiesa per bandirlo dal cielo, é possibile! Sei communicato per che
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non hai pagato? | Non haverai il sacramento per che non porti de-
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naro! Hora qual somma sarà mai quella che merita non un tanto
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disturbo talmente che riconsegni ad intentum Satane, chi recusa di
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pagarla? La ragione naturale risponderà subito: Altra somma non
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puó essere, se non quella che pregiudicasse alla sicurezza della
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salute publica, che impedisse la redentione de cattivi, che disarmasse
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una cruciata bandita in un concilio contro a i barbari. Ma se cosi
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decreta la ragione, altrimente calcola l ingordigia. Trovansi (che
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l crederebbe) molti vescovati ne i quali col consiglio de canonisti
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accreditati si fulmina la scommunica, per quanto? Non si crede-
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rebbero le mie parole se non se ne difendessero i fatti. Per la meschi-
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nita di doi giulii. Tanto si stima un anima in Roma, si vende al
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diavolo per doi giulii soli un anima che Christo ricompró con tutto
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il suo sangue l'offendono l'orecchie in sentire queste disonanze.
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per che non s' offendono gl'occhi in vederle non si sdegnono i po-
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poli incomportarle. O, Pietro, torna pure à Roma, imparerai nuove
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lectioni da quella cathedra, che si presume esser tuo povero pesca-
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tore, che dicevi ,argentum et aurum non est mihi, quod autem
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habeo, hec tibi do", senti horo lamentatione del testo, estupisci
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quanto i discepoli moderni si approfettino nel corregere la stampa
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antica, le opere loro / dechiarono čosi: Si argentum et aurum
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non erit tibi, quod habeo, corpus Christi, non tibi dabo!* O, Dio

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111

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Fol. 421

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Fol. 41%


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