[1] |
ressate / doverebbero risecarsi con la spada, non che con la lingua. Fol. 392
|
---|
[2] |
Non manchetanno i miei studi di portare il caritativo soccorso a
|
---|
[3] |
i popoli depredati. Riceva il mondo per ministerio della mia voce
|
---|
[4] |
la theologica verità, che liberando gli ingegni, assicura i patrimonii.
|
---|
[5] |
Nella pratica delle decime deveno escludersi tre errori incomporta-
|
---|
[6] |
bili. Propongo peró tre conclusioni corrective del clero, e con elle
|
---|
[7] |
recurero il possesso delle proprie sostanze a gli spogliati padroni.
|
---|
[8] |
Prima: le decime devono contribuirsi ad arbitrio. Seconda: & peccato
|
---|
[9] |
darle a i sacerdoti peccatori Terza e sproposito pagarle a i sa-
|
---|
[10] |
|
---|
[11] |
|
---|
[12] |
Discerniamo della prima. Io non pongo le manette alla miseri-
|
---|
[13] |
cordia spontanea, io in quest controverse la decisione di Christo,
|
---|
[14] |
e le glose di Paolo ammaestrato da quelle dottrine non erranti alzó
|
---|
[15] |
la voce et esclamo: ,Udite habitatori della terra, obedite fedele
|
---|
[16] |
della chiesa, i dispensatori de i misterii si dovono le decime delle
|
---|
[17] |
possessioni. Potrà dirsi, che questo sia un parlare d'antropofago
|
---|
[18] |
barbaro!^ Barbario e il volere i doni con la violenza il riscuotere
|
---|
[19] |
per debiti le limosine. Assentite dunque, o popoli, esorto a donar
|
---|
[20] |
le decime, non constringo a pagarle. La pietà ve li consiglia non
|
---|
[21] |
ve li comanda la conscienza. Che tumulto farà contro / a questa
|
---|
[22] |
conclusione la preterita interessata. Non mi spaventa la moltitudine
|
---|
[23] |
de i iniqui gli metteró tutti in fuga con la forza di due paroli:
|
---|
[24] |
„Gratis date!^ Havete inteso!? Ha forsi bisogno d'edipo questo
|
---|
[25] |
enigma? Che cavellationi potranno mai intorbidare in oraculo tanto
|
---|
[26] |
chiaro? Hon lo farebbe tutto il cielo che la mente del mente del
|
---|
[27] |
legislatore mentre commanda il donare dia jurisditione di vendere
|
---|
[28] |
questa novità cuore della controversia non occorre stancare con
|
---|
[29] |
più colpi il voto. Dunque e chiaro, che i sacerdoti non possono pre-
|
---|
[30] |
tendere il danaro. Mà non è men chiaro che i popoli anco non
|
---|
[31] |
devono pagarlo. Isaia compose già il motto che doverebbe leggersi
|
---|
[32] |
sopra la porta d'ogni tempi: , Venite, emite absque argento et abs-
|
---|
[33] |
que ulla commutatione." Ma la perfidia cautelata dei sacerdoti ve-
|
---|
[34] |
nali non vuole instruire con ragioni di tanto pregiuditio la parte
|
---|
[35] |
avversa, e la sfrontata ingordigia de i doganieri ecclesiastici senti-
|
---|
[36] |
rebbe darsi troppo mentite da i pochi parole. Quanta è la forza
|
---|
[37] |
della verità! come presto conclude! Già la lite & finita e la sen-
|
---|
[38] |
tenza si puó pronunciare senza appello, non sono ne i crediti del
|
---|
[39] |
sacerdotio, ne debiti nel popolo le decime.
|
---|
[40] |
|
---|
[41] |
Fol. 39^
|
---|