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Universal Dependencies - Italian - VIT

LanguageItalian
ProjectVIT
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AnnotationTamburini, Fabio; Simi, Maria; Bosco, Cristina

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s-201 No, devo dire anzi che in queste prime due settimane il mondo sindacale è stato in attesa e mi auguro che sia possibile intessere un dialogo forte.
s-202 Ma i Tecnici sanitari, 400 mila operatori, hanno già minacciato uno sciopero se verranno bloccati i decreti sui tredici profili professionali.
s-203 Cosa risponde loro? che manderò al consiglio di stato i provvedimenti sottoscritti dal ministro Garavaglia, posso fare diversamente.
s-204 Aggiungendovi però le indicazioni delle varie parti, dei 'tecnici' e di quanti si ritengono indirettamente interessati.
s-205 Primo intervento da fare, ha detto in questi giorni, è di attuare la riforma.
s-206 Ma quando partirà davvero la 'riforma che non c'è'? la riforma non è un atto che entra in vigore premendo un pulsante: è una conquista, o meglio, è un processo che ha un iter già tracciato.
s-207 Prendiamo il caso dei direttori generali che dovranno occuparsi delle Usl: c'è un processo preciso, che a questo punto s'è spostato a livello periferico.
s-208 Tre regioni - Lombardia, Emilia e Lazio - si sono fortemente attivate e penso che entro giugno procederanno alle nomine.
s-209 Ma intanto sta pensando a qualche correttivo per i 'manager'? l'impressione è che la legge nazionale sia povera di indicazioni e che i criteri di selezione andrebbero allargati: nell' elenco sono pochi i candidati che provengono dal settore privato.
s-210 Ma entro il 30 giugno le regioni dovranno procedere alle nomine.
s-211 da una parte c'è la volontà di rivedere i criteri di selezione e di tenere 'aperto' l'elenco;
s-212 Dall' altra, c'è l'esigenza che in questo momento le regole siano eguali per tutti e comunque che sia rispettato il lavoro di chi è andato più avanti degli altri.
s-213 Formuleremo proposte di modifica, ma solo con aggiustamenti indispensabili, puntando a fare applicare la legge.
s-214 Le regioni devono accelerare, poi verificheremo quel che s è fatto.
s-215 Lei non vuole lo smantellamento del servizio pubblico, ma nella sua maggioranza c'è una 'voglia di privato', e anche forte.
s-216 Questa voglia di privato c'è, sicuramente, ed è una voglia giusta.
s-217 Io il privato lo concepisco come un metodo di lavoro, come contratti di lavoro, come modo di gestire insomma.
s-218 Dunque, prima si cambia il modello di gestione del pubblico poi si innesca il processo di competizione pubblico - privato.
s-219 Abbiamo due strade davanti.
s-220 La prima è di far funzionare l'esistente.
s-221 E nella legge c'è tutto, dai criteri privatistici al controllo della spesa.
s-222 che poi la legge non riesca a funzionare, è un discorso che affronteremo con dei correttivi.
s-223 Poi c'è la strada della sanità privata ...
s-224 È l'alternativa di fondo, ma bisogna andarci piano.
s-225 Io non me la sento, oggi, di mettere in competizione pubblico e privato.
s-226 Altrimenti aiutiamo i privati rinunciando a svolgere una funzione che non nasce da un settore merceologico dell' economia.
s-227 Sarebbe come appaltare la giustizia ai privati.
s-228 Ma Forza Italia spinge forte sull' idea dei bonus.
s-229 Il bonus è un problema, e serio, che va affrontato tecnicamente.
s-230 Potrebbe richiedere uno stravolgimento delle strutture e se le cose stanno così, è difficile che possa essere accettato facilmente.
s-231 Credo che neppure il più 'caldo' responsabile sanitario di Forza Italia possa progettare ora il bonus.
s-232 Mentre il prossimo anno i ticket saranno misurati sui redditi.
s-233 non mi sento ancora di dire se e come si cambierà.
s-234 Sto sottoponendo il sistema dei ticket a revisione.
s-235 Ma non posso trascurare le osservazioni che ricevo dai cittadini e dai medici.
s-236 Le osservazioni maggiori, quantitativamente, interessano la classe c dei farmaci.
s-237 Lunedì incontrerò la Cuf e chiederò delle spiegazioni, sulle patologie ed altro.
s-238 Pensa a ridurre la classe c? ci sarebbe anche un problema di spesa.
s-239 Mi vengono segnalati casi di pazienti che devono spendere centinaia di migliaia di lire al giorno per assicurarsi un prodotto che il medico ritiene importante per la cura di una patologia.
s-240 Restringere la fascia può anche essere l'obiettivo finale, ma anzitutto dobbiamo verificare la situazione.
s-241 Poi c'è il problema dei prezzi medi europei dei farmaci e della ultima delibera del Cipe che il 1o giugno sarà giudicata dal Tar.
s-242 Il prezzo medio è un equilibrio difficile da raggiungere.
s-243 Penso che come elemento di novità iniziale, sia da giudicare positivamente.
s-244 Però sono anche convinto che la legge non sia stata attuata nella maniera adeguata.
s-245 Sto facendo esaminare la posizione del ministero nei confronti di questo ricorso.
s-246 La soluzione del Cipe non è un tabù, è perfettibile.
s-247 Deve anche misurarsi con il debito delle USL che sfiora i 18 mila miliardi: arriverà un altro colpo di spugna? ne parleremo solo dopo avere fatto una verifica dei conti.
s-248 Solo allora si vedrà chi deve pagare questi deficit.
s-249 Ci vorrà un assoluto rigore se dietro i disavanzi c'è una cattiva gestione.
s-250 Ma non al punto da non capire che spesso dietro a certi deficit c'è un'esigenza di sanità.
s-251 Intanto il personale incalza: c'è un contratto in arrivo.
s-252 Per quel che riguarda il personale, io non appartengo alla confraternita dei piagnoni, secondo cui manca personale.
s-253 in molti casi invece c'è.
s-254 E deve lavorare di più.
s-255 Certo, c'è un contratto in vista, ma ci sono anche delle norme contrattuali da far valere.
s-256 Come gli incentivi, magari quelli legati ai risparmi indotti dai medici come chiedono gli ospedalieri.
s-257 un'incentivazione ci sarà, ma soltanto condizionata a elementi oggettivamente verificabili.
s-258 Altrimenti gli incentivi diventano niente più che un premio di presenza che si regala a tutti, o uno straordinario che si regala anche quando non lo si fa.
s-259 Quando poi leggo l'elenco dei cosiddetti 'primi mille medici', pubblicato da un settimanale, e vedo che tutti operano nelle strutture private, mi piacerebbe anche, per curiosità, di questi medici conoscere le cartelle dei redditi.
s-260 Ho fatto fare qualche ricerca e ho visto che ci sono delle belle tariffe.
s-261 È gente che legittimamente svolge due attività: bisogna vedere quanto di utile portano al pubblico e quanto al privato.
s-262 Ministro, da dove partirà la sua lotta agli sprechi? dall' ordinaria amministrazione.
s-263 Intanto verificherò le opere incompiute, gli ospedali nel deserto per i quali sono stati spesi inutilmente centinaia di miliardi.
s-264 Sanità, un vademecum proposto a Berlusconi.
s-265 Roma - primo obiettivo: migliorare la qualità del servizio.
s-266 E ancora: dare impulso alla deospedalizzazione (con l'assistenza domiciliare e le residenze per anziani e handicappati), sburocratizzare la struttura e favorire l'accesso del pubblico alle informazioni.
s-267 Ma anche massima vigilanza sul <celere utilizzo> dei finanziamenti per l'edilizia ospedaliera.
s-268 In un carnet di appunti che il ministro ha inviato a palazzo Chigi, magari in vista del prossimo documento di programmazione, c'è un nutrito elenco di interventi a breve e medio termine da considerare solo <come direzione di marcia> precisa Costa.
s-269 Nell' elenco di programmi, per la verità, c'è anche dell'altro.
s-270 Che in parte supera la 'frenata' sul ruolo dei privati nel settore e che dimostra come, in materia, sia in corso, forse non un braccio di ferro, ma quanto meno un confronto serrato.
s-271 tra le linee di indirizzo tratteggiate, vi è quello di prevedere un livello <quanto più omogeneo di assistenza sanitaria per i cittadini>.
s-272 Ma, si precisa, <incoraggiando la destinazione alla sanità di risorse provenienti dal settore finanziario>.
s-273 Quanto all' erogazione del servizio, si prospetta una <convergente azione> tra gli erogatori, sia pubblici sia privati, in modo tale che <cooperino tra loro per servire al meglio i pazienti clienti titolari di risorse pubbliche o private, queste ultime provenienti anche da assicurazioni liberamente sottoscritte>.
s-274 È chiaro che per Costa i primi esami cominciano solo ora.
s-275 E non sarà un confronto facile, indolore.
s-276 Francesco Costantini, presidente di Farmindustria, ieri ha sparato a zero contro la riclassificazione dei farmaci varata dalla Cuf: <un governo che dice di ispirarsi al liberismo e al mercato - ha dichiarato - dovrà per forza smantellare, ovvero modificare profondamente, un provvedimento così anti industriale>.
s-277 r.tu. il ministro della sanità Raffaele Costa.
s-278 L'impegno antimafia frena il rischio pentiti.
s-279 La presenza del difensore all' interrogatorio del <collaboratore> è un'innovazione possibile ma impone una riflessione sul ruolo degli avvocati.
s-280 La questione dei 'pentiti' si avvicina al crinale ideologico, la linea oltre la quale il rumore degli argomenti prevale sulla loro fondatezza.
s-281 È lecito discuterne , ci mancherebbe altro, ma non come se si trattasse di cambiare la formazione della squadra di calcio.
s-282 Una riflessione responsabile non deve mettere in discussione l'indirizzo politico nella lotta contro la mafia, deve aprire speranze nei cuori dei capi mafia.
s-283 Tanto il presidente del consiglio quanto il ministro degli interni hanno confermato in modo inequivoco la volontà antimafia del nuovo governo.
s-284 E poiché anche le opposizioni hanno fermezza d'intenti è possibile guardare al problema con spirito costruttivo.
s-285 I collaboratori di giustizia sono oggi più di 700.
s-286 Nella grande maggioranza dei casi le loro dichiarazioni sono state ritenute valide almeno da un giudice, diverso dal pubblico ministero che le ha raccolte.
s-287 Sono centinaia le condanne definitive pronunciate sulla base di dichiarazioni di collaboratori.
s-288 Molte vite umane sono state salvate proprio dalle dichiarazioni dei collaboratori.
s-289 D'altra parte, l'unico caso che si cita contro l'uso di queste fonti di prova è quello di Enzo Tortora.
s-290 Fu una vicenda gravissima, ma, proprio perché risalente a molti anni fa, non idonea a inficiare leggi emanate successivamente.
s-291 Pochi sanno, inoltre, che le pene per il delitto di calunnia commesso dal collaboratore sono, dal 1991, particolarmente severe e che il falso collaboratore è condannato per i propri delitti e privato di ogni beneficio.
s-292 Le pene per la calunnia si possono anche rendere più severe, per segnare con forza i rischi che corre chi dichiara il falso.
s-293 L'Uso probatorio di chi ha fatto parte di un'organizzazione criminale, contro la stessa organizzazione, è indispensabile per sconfiggere la criminalità organizzata; tanto che non esiste paese moderno in cui si manifestino queste forme di criminalità che non se ne avvalga.
s-294 Naturalmente tutti sono consapevoli che lo strumento è delicatissimo, perché si tratta pur sempre di ex criminali con una loro particolare concezione dei rapporti con le istituzioni e con la giustizia.
s-295 Il mafioso che decide di collaborare e che conosce i retroscena del rapporto mafia - politica e mafia - istituzioni, sa bene che più incisive sono le sue dichiarazioni e più probabili sono gli attacchi diretti a delegittimare lui e il pubblico ministero che lo ha interrogato.
s-296 Questo mafioso presterà particolare attenzione al modo in cui è interrogato, alla capacità professionale del pm, al clima politico.
s-297 Se teme di non essere creduto sarà indotto a tacere una verità, piuttosto che correre il rischio di essere smentito.
s-298 per converso, un collaboratore che vede un pm sprovveduto, magari smanioso di dichiarazioni eclatanti, potrebbe non esitare a renderle se sa che ne deriverebbero benefici per lui.
s-299 Questi rischi possono manifestarsi in tutti i paesi, sono gravi, ma evitabili.
s-300 Un forte indirizzo antimafia del governo, del parlamento, dei partiti, dei principali esponenti politici tranquillizza il collaboratore, lo induce a dire tutto quello che sa.

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