La fontana è attribuita all'architetto e incisore Alessandro Specchi, noto come autore, assieme all'architetto Francesco De Sanctis, della celebre scalinata di Trinità dei Monti a Roma.
Le colonne hanno il fusto scolpito con raffigurazioni di colombi nell'atto di beccare delle spighe di grano, e sono poste su basamenti quadrangolari che presentano ognuno due vaschette con relative cannelle.
Due colonne sormontate da sfere, in forma più semplice (con il fusto non scolpito ma liscio, e prive di vaschette e basamento), sono presenti anche in una precedente opera dello Specchi, la fontana Clementina o dei Navigatori.
In passato la fontana si trovava, con il vicino santuario, in un contesto rurale, e veniva normalmente utilizzata dalla popolazione della zona come abbeveratoio per gli animali.
Nel corso del Novecento con l'espansione di Frosinone il contesto è radicalmente cambiato, con l'urbanizzazione della piazza della Madonna della Neve, ma intorno alla fontana è stata realizzata un'area verde alberata.
Nel 2007 la fontana monumentale è stata sottoposta a un restauro conservativo, voluto dall'amministrazione comunale, con la contestuale realizzazione di un sistema di ricircolo dell'acqua per il risparmio idrico, l'installazione di paline informative sulla storia del monumento e la riqualificazione dell'area verde circostante.
La fontana dei Navigatori si trovava originariamente nel porto di Ripetta, anch'esso progettato dallo Specchi e distrutto contestualmente alla costruzione dei muraglioni del Tevere alla fine dell'Ottocento.